ITALIA | Con mossa inaspettata, rispunta il carcere per i giornalisti. In Senato era in programma ieri la discussione sul disegno di legge contro la diffamazione, ed è stato approvato con voto segreto un emendamento presentato dalla Lega Nord che ripristina il carcere per chi commette il reato di diffamazione.
I voti sono stati 131 per i sì, 94 per i no e 20 sono stati astenuti.La richiesta di voto con scrutinio segreto era partita da 55 senatori.
In pratica, secondo l'emendamento, si può prevedere la reclusione fino ad un anno come alternativa a multe per diffamazione a mezzo stampa da 5mila a 50mila euro.
Dopo il voto il presidente del Senato, Renato Schifani, ha sospeso la seduta, su richiesta del vicepresidente dei senatori del Pd Luigi Zanda con l'accordo di Luigi Li Gotti (Idv) e Giampiero D'Alia (Udc) “per riflettere e fare il punto” sul provvedimento.
Il capogruppo del Pdl Maurizio Gasparri è stato d'accordo con la proposta, mentre la Lega avrebbe voluto continuare l'esame del testo.
Sergio Dal Bon
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[14/11/2012]