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Capello, processo al Parlamento russo per il fallimento ai Mondiali.

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Capello, processo al Parlamento russo per il fallimento ai Mondiali.

Una cosa che in Italia non si sarebbe mai verificata (anche se per molti non sarebbe male, visto che si tratta pur sempre di denaro pubblico).
Capello, processo al Parlamento russo per il fallimento ai Mondiali.
Il mister è convocato, deve spiegare cosa è accaduto in Brasile, con l’aggravante di doversi impegnare per il futuro: la Russia ospiterà i prossimi Mondiali e non è riuscita a qualificarsi per gli ottavi. Non promette bene.
I risultati? Ancora più deludenti: 1-1 con la Corea del Sud, sconfitta per 1-0 con il Belgio, altro 1-1 con l’Algeria; 2 punti in totale su tre partite giocate.

All’inizio la voce ha cominciato a girare ma sembrava uno scherzo, poi la conferma che l’ha fatta diventare seria: «Il signor Fabio Capello, allenatore della nostra nazionale, il prossimo 3 ottobre dovrà venire a riferire… ». I toni sono questi. In Russia non si scherza tanto.

L’eliminazione dai Mondiali è diventata un affare di Stato. La squadra ha giocato un brutto calcio, ma in realtà Capello avrebbe anche qualche giustificazione: la qualità dei giocatori che aveva a disposizione non è minimamente paragonabile a quella dei suoi colleghi delle altre nazionali.

E quando le cose vogliono andare male, vanno peggio. Vigilia della partita contro il Belgio, a Rio de Janeiro. Conferenza stampa. un cronista chiede: “come mai, al termine della partita contro la Corea, lei e i suoi compagni non avete salutato il pubblico russo”. Capello diventa furioso, con un ghigno comincia ad urlare: “Lei è un bugiardo! Dovete finirla con le falsità!”.
Poi la debacle sportiva, e i giornali che cominciano a titolare: «Dimissioni».

Il processo diventa mediatico. I giornali parlano dei presunti guadagni del c.t.: 9 milioni di euro all’anno.
Vladimir Zhirinovsky, leader del partito liberaldemocratico, un nazionalista aggressivo e retorico non ha peli sulla lingua: «Capello andrebbe cacciato a pedate. È un ladro».

Ora Capello va a processo al Parlamento russo per il fallimento ai Mondiali, ma poi non è detto il suo destino: cacciare Capello lo farebbe diventare ricchissimo: secondo l’agenzia di stampa Itar-Tass, il suo contratto prevede, in caso di rescissione, il pagamento da parte della federazione russa d’una penale di 25 milioni di dollari.

Roberto Dal Maschio

[03/07/2014]

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