E chiaro che il bene della vita è assoluto e la salute delle persone viene prima di tutto. Così nessuno ha pensato di protestare o brontolare quando ieri verso le 16.30 un’idroambulanza del Suem è passata a sirene spiegate e a tutta velocità per il Canal Grande, creando delle onde che hanno fatto imbarcare acqua in una gondola fino a farla parzialmente affondare.
La gondola, fortunatamente in quel momento senza turisti a bordo, si trovava nei pressi dell’Erbaria, e il motoscafo del 118, che doveva rispondere ad una chiamata d’emergenza, le è sfrecciata vicino.
Nulla di grave, a parte il disagio del gondoliere che con altri colleghi ha dovuto lavorare per riportare il mezzo, leggero per sua caratteristica propria, sulla linea di galleggiamento, ma, di questi, tempi, la mente corre automaticamente e rapidamente all’incidente di Rialto del turista tedesco.
Così, mentre i turisti incuriositi sparavano foto da macchinette e smartphone, ci sfiora il pensiero di come tutto quanto sia esile e precario, basato su un equilibrio apparentemente stabile ma approssimativo per via di troppe componenti, e di quanto davvero poco cambino le cose nel tempo.
Paolo Pradolin
[10/08/2014]
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