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Campionato: 3 partite in tre giorni, non c’è tempo per riflettere. Di Mattia Cagalli

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Il tour de force è cominciato, tre partite nel giro di una settimana attendono le squadre italiane. Sempre per merito di quei geni che compilano i calendari. La prima parte di questo trittico se ne è andata, portandosi con sé la prima certezza: Juventus e Roma sono di un altro pianeta.

I bianconeri giocano con tranquillità e con meno frenesia rispetto all’era Conte. I risultati arrivano comunque, Massimiliano Allegri si sta inserendo in punta di piedi e al momento si limita a cambiamenti minimi rispetto alla formazione che ha vinto tre scudetti. Chi era contrario al suo arrivo dovrà probabilmente ricredersi. Sicuramente la soddisfazione maggiore è dello stesso Allegri che, vincendo in casa della sua ex squadra e sotto gli occhi del presidente Berlusconi, ha dimostrato di non essere l’unico responsabile della situazione del Milan.

Nel frattempo i rossoneri conoscono la prima sconfitta, uno scarto minimo di 1 a 0 ma sufficiente per far brontolare la dirigenza.

Una partita giocata in difesa, subendo praticamente per tutti i novanta minuti e senza mai l’impressione di poter pungere davvero.

Come ha dichiarato lo stesso Inzaghi, la Juventus è certamente troppo superiore ma ciò che ha deluso è stato l’atteggiamento rinunciatario dei milanesi.

La copertina del giorno la merita il Napoli ma in senso negativo.

Come lo scorso anno i punti persi con le provinciali stanno minando il campionato dei partenopei ma questa volta sembra esserci qualcosa di più grave.

Probabilmente il rapporto tra Benitez e De Laurentis si è minato dopo la mancata qualificazione di Champions e soprattutto dopo lo scadente mercato estivo.

La classica domanda: l’allenatore di Madrid arriverà a mangiare il panettone? Probabilmente no.

La Roma liquida il Cagliari dell’ex (sempre amato) Zeman; un 2 a 0 nei primi minuti e senza patemi. Una partita senza storia in cui, la cosa che maggiormente ha deluso è stata la mancanza di gioco dei sardi.

Il boemo non è ancora riuscito a inculcare la propria mentalità nei suoi ragazzi.

La semplicità con cui la squadra di Garcia crea occasioni, è incredibile. Esprime il miglior gioco del campionato ma la vera sfida, sarà quando incontrerà un vero avversario di pari livello.

L’Inter di Mazzarri pareggia a Palermo e per ora (ma solo per ora), Iachini salva la panchina.

Una partita dove entrambe avrebbero potuto vincere. le occasioni non sono mancate e a conti fatti il pareggio è stato il risultato giusto.

Un’altra battuta di arresto per i neroazzurri (dopo lo scialbo pareggio di Torino) ma le possibilità per riprendersi sono dietro l’angolo. La prima già mercoledì.

Mattia Cagalli

23/09/2014

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