Canone Rai, si cambia. La nuova frontiera del governo Renzi è azzerare l’evasione del canone Rai, la tassa meno considerata d’Italia.
Il canone Rai non è pagato dal 27% delle famiglie, con un danno erariale stimato di 1,7 miliardi tra il 2010 e il 2015.
Scartata l’idea di pagare la tassa sulla bolletta dell’energia elettrica, ora però, per il Canone Rai, si cambia : il governo cancellerà il canone unico di 113 euro e mezzo che ogni famiglia dovrebbe versare oggi. Al posto del canone unico arriverà un’imposta flessibile ad importo variabile legata ad un nuovo indicatore che fotograferà i consumi, cioè la capacita di spesa delle persone.
“L’effetto è che avremo un canone più basso che in passato, almeno per le famiglie in difficoltà, e molto meno impopolare. Lavoriamo per rinsaldare un patto di fiducia tra la Rai e il suo pubblico”, dichiara Antonello Giacomelli, nuovo sottosegretario alle Comunicazioni.
E per quanto riguarda il passivo della Rai? “Serve un nuovo Piano editoriale. Oggi la Rai ha ancora tre tg e tre reti, le principali, figlie della tripartizione decisa dai partiti nel 1975. L’effetto è una moltiplicazione dei centri di spesa. Suggerisco il massimo delle sinergie nella produzione dei servizi, nell’impiego delle troupe anche esterne, nell’uso degli impianti”. Poi andranno chiuse alcune sedi regionali, che Palazzo Chigi considera un bene statico, inerme. Questo colosso da 700 dipendenti di cui 200 giornalisti “deve produrre di più”.
Redazione
[04/05/2014]
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