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Canone Rai cambia, ognuno avrà tariffa differenziata

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Cambia canone Rai, si pagherà secondo reddito

Si tratta della tassa probabilmente più evasa d’Italia, ma ora si trovano nuove vie, con la speranza che poi la paghino tutti.
Cambia canone Rai, si pagherà secondo il reddito. E’ questa l’ultima ipotesi, quella più accreditatata.

L’evasione italiana degli abbonati alle trasmissioni tv è del 26%, e non ha eguali nei paesi dell’Europa. Un’evasione che toglie alla Rai tra i 500 e i 600 milioni annui alla Rai.

Erano tre le ipotesi sul tavolo per frenare l’emorragia di denaro pubblico che finanzia Fazio, Vespa & c. : canone Rai Tv collegato alla bolletta dell’energia elettrica, un po’ come succede in Francia, e sarebbe diventato praticamente impossibile eluderlo; canone strettamente connesso alla residenza, e anche qui, visto che da qualche parte uno deve abitare, la tassa applicata d’ufficio sul luogo dove si ha il permesso di installare la tv sarebbe stata difficile da evitare.
Infine la terza via, quella che sembra aver preso piede definitivamente: canone Rai Tv rapportato alla capacità di spesa.

Cambia canone Rai, si pagherà secondo il reddito. Come funziona?
Si sta pensando ad un meccanismo innovativo che, di fatto, abolisce l’imposta uguale per tutti, cioè la tassa fissa stabilita dall’ente ogni anno.
Si andrà a pagare una tassa proporzionata allacciata a reddito e consumi: più alta per chi spende di più, più bassa, per esempio, per i pensionati. E’ proprio questa la soluzione alla quale stanno lavorando.

Tutto nasce dal fatto che la Rai abbisogna di più finanziamenti, mentre il governo sta porgendo i conti anche all’azienda della spending review. 150 milioni la somma a cui viale Mazzini dovrebbe rinunciare.
Collocare in borsa l’azienda è ritenuta una buona soluzione: cedendo un terzo della proprietà, Rai incasserebbe 300 milioni.

Nel giro di qualche settimana, intanto, verrà fatta partire la consultazione pubblica sulla soddisfazione nella Rai.
Si tratterà di una consultazione on line che durerà 60 giorni, sul modello dei quesiti posti ogni dieci anni da Bbc ai suoi utenti.
Il governo metterà a punto le domande e raccoglierà le risposte: basterà registrarsi ed ognuno, attraverso il proprio codice fiscale, potrà partecipare a questo inedito referendum sulla tv pubblica dicendo la sua.

Paolo Pradolin

[19/06/2014]

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