CALCIO | Robinho è in attesa in queste ore di conoscere il suo futuro: Santos (in pole position), Atletico Mineiro o Flamengo.
Per il calciomercato in tema Milan molto si capirà dopo il brindisi di Capodanno, proprio mentre Pato invece è già dentro un pacco con il fiocco con destinazione Corinthians. In molti si chiedono ora se è stato opportuno aspettare quasi un anno avendoci rimesso circa 13 milioni: con Allegri 'non c'era feeling', Galliani l'aveva piazzato al Psg di Leonardo per 28 milioni, poi Berlusconi disse 'niet' per motivi che ognuno immagina a modo suo.
Quando Adriano Galliani tornerà dalla sua vacanza di lavoro da Rio de Janeiro si troverà con un bel gruzzolo da reinvestire sul mercato, anche se rimane la necessità di sfoltire un organico ridondante, a cominciare dapersonaggi come Traoré, Mesbah, Flamini, Acerbi, Boateng.
Alla fine dei lavori il Milan si troverà con tutta probabilità con un'anima meno brasiliana, e sarà una rivoluzione calcistica e culturale.
La rifondazione potrebbe partire dalle origini del calcio Berlusconiano: un nucleo di ragazzi giovani, forti, italiani, con la faccia pulita, che diventino forza e immagine del Milan presente ma soprattutto futuro.
Alcuni nomi che piacciono già circolano, ci mancherebbe: Andrea Poli, 23 anni, centrocampista attualmente alla Samp, già nelle attenzione della Juve per la prossima stagione. Il ragazzo è tifoso rossonero e non vede ora di prendersi la rivincita sull'insuccesso in maglia nerazzurra.
In questa filosofia si inquadra la rinuncia al 'bad boy' Balotelli, in favore della preferenza per Mattia Destro, 21 anni, attaccante, confinato da Zeman ai margini del progetto giallorosso.
A questo punto la variante che rompe lo schema: in attacco la coppia Destro-El Shaarawy sarebbe da sogno.
Roberto Dal Maschio
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[29/12/2012]