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Calcio Venezia: il sindaco fa il punto sulla difficile situazione

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La situazione e le prospettive del Calcio Venezia sono state illustrate a Ca’ Farsetti dal sindaco di Venezia, Massimo Cacciari, con una conferenza stampa alla quale sono intervenuti il presidente della Casinò municipale Spa, Mauro Pizzigati. Quest'ultimo ha assicurato che il Casinò continuerà  a essere sponsor del Calcio Venezia, nonostante i tagli di bilancio.
Il sindaco ha parlato a lungo spiegando che la società  è ancora all’opera per esplorare la possibilità  di una iscrizione al campionato di Prima Divisione fuori di ogni tempo massimo, ma ha aggiunto che ritiene “difficilissimamente percorribile” l’ipotesi, per la quale comunque anch’egli era al lavoro con i massimi dirigenti del calcio italiano (più tardi il presidente della Federazione, Giancarlo Abete, ha negato la percorribilità  di tale ipotesi).

Rimane aperta la prospettiva reale di ripartire dalla Serie D, o con la società  attuale o con una nuova società : dipende – ha commentato il sindaco – da chi ne sia proprietario e dalla sua disponibilità  a continuare...
 
Il sindaco ha quindi ripercorso le vicende della società , ricordando le evidenti difficoltà  finanziarie degli ultimi tempi, e l’impegno che egli ha profuso – al di là  delle proprie responsabilità  e del proprio ambito d’azione – per trovare un successore, individuato infine in Golban, imprenditore di una società  con sede a Londra e attività  in varie parti del mondo, intenzionato a entrare nel “grande gioco” economico-finanziario di Venezia, attraverso la squadra di calcio.
 
L’interessamento di Golban è parso sincero, anche perché egli ha ricapitalizzato la società  con quattro milioni di euro, peraltro in titoli vincolati a scadenza, diventandone proprietario; ma all’improvviso due settimane fa, si è resa necessaria una nuova somma – due milioni di euro in liquidità  – per i debiti verso i giocatori e altri debiti, somma necessaria per l’iscrizione al campionato.
Nonostante l’impegno anche del Comune, la necessaria fideiussione perché una banca eroghi la somma, più volte promessa da Golban, non è arrivata.

Il sindaco ha quindi ricordato che sono scaduti anche i tempi per il ricorso, e che quindi non resta che mirare a una società  (quella attuale o una nuova cordata) con un assetto finalmente solido, tale da dare le necessarie garanzie ai giocatori, ai tifosi, al Comune, e che, ripartendo dalla serie D, guardi in prospettiva di lungo periodo.

A margine, il sindaco ha avuto parole molto dure – “vile sciacallaggio, di chi sa di mentire” – per chi attribuisce al Comune l’abbandono di Zamparini: la licenza per l’ipermercato vicino allo stadio, chiesta dall’allora presidente del Calcio Venezia non poteva infatti darla il Comune, ma la Regione, come lo stesso Zamparini ha sempre riconosciuto

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