[13/11] Alla fine è diventato risolutore l'incontro avvenuto davanti al Prefetto tra il Comune di Venezia e la Provincia.
Il compito del Prefetto, in realtà , è stato agevolato dalla sentenza del Consiglio di Stato che ha dichiarato legittimo il campo nomadi, specificandone però la natura: "La Provincia apprende finalmente dalla sentenza che si tratta di un campo nomadi, facendo chiarezza sulla confusione appositamente creata dal Comune che denominava la struttura 'villaggio residenziale' o 'campo di sosta' a seconda dei casi. Ora sappiamo che si tratta di un campo nomadi, con caratteristiche, quindi, di provvisorietà e transitorietà " ha dichiarato la presidente Zaccariotto.Delusione da parte del comitato che si è sempre opposto all'operazione: "Esistono cittadini di serie A e di serie B. Cittadini più tutelati e altri meno, questa è la realtà . Perchè i nomadi, visto che sono cittadini e italiani a tutti gli effetti, non hanno dovuto sottostare alle regole dei bandi di assegnazione a case popolari come tutti gli altri?" dichiara una signora; "C'e' stato un referendum? Non mi pare, non è stato chiesto ai cittadini se erano d'accordo. Eppure sono stati usati 2 milioni di euro di denaro pubblico, in un momento in cui il Comune non ha più denaro per l'edilizia popolare o le manutenzioni. E allora...?" afferma un'altra.
Prevedibile la soddisfazione del Comune di Venezia. L'assessore alle Politiche Sociali, Sandro Simionato: "Il campo è stato realizzato nel rispetto della legge e delle sentenze del TAR e del Consiglio di Stato".
Moto d'orgoglio, invece, del sindaco Cacciari: "I miei cittadini li sistemo dove e quando lo dico io!"Imminente ora l'allacciamento all'ENEL e il trasferimento dei nuovi inquilini, anche se la Provincia chiederà comunque adeguamenti in funzione delle norme sull'urbanistica. laura beggiora