[10/09] Commentando l’aggressione del segretario della Cisl Bonanni alla festa del Partito Democratico, qualcuno ha detto che se l’è voluta. Parole sacrosante! Poteva non intuire che, nonostante la caduta del muro, all’interno del PD covano tuttora componenti reazionarie e forcaiole che odiano il nemico fino alla morte? Ma si può essere tanto sciocchi da pensare che i derelitti del comunismo si siano realmente “convertiti” alla libertà di parola e al confronto civile e democratico? Gonzi, sprovveduti e tontoloni si devono ficcare in testa che i termini democrazia e democratico, altro non sono che mielose espressioni retoriche atte ad ingannare l’opinione pubblica e le masse elettorali.
La verità rimane quella di sempre: l’homo sinistricus è antropologicamente “allergico” agli ordini costituiti, alle libertà umane e religiose, al rispetto della vita ed alle democrazie. Le prove che il prototipo homo sinistricus ha flagellato l’umanità sin dal suo concepimento ideologico sono infinite. A partire dalle migliaia di teste mozzate della rivoluzione francese, passando per i sistemi totalitari sovietici e dell’Europa dell’est, per arrivare agli odierni regimi dittatoriali di Cina, Cuba, Venezuela e Korea del Nord (e lasciamo perdere i crimini commessi da non pochi partigiani rossi italiani all’indomani dell’8 settembre 1943), gli esaltati del comunismo hanno ammazzato oltre cento milioni di essere umani. Poteva dunque Bonanni sperare di parlare liberamente in un consesso a lui ostile dove l’attuale classe dirigente del PD non s’è mai sognata di rinnegare il passato e di chiedere scusa per i fiumi di sangue versato in nome della “democrazia”?
Gianni Toffali Verona