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Bingo Venezia non c'entra con fatti di Marghera

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LETTERE | Egregi Signori/re, In un momento di richiesta di grande cambiamento sociale , come evidenziato dal risultato delle ultime elezioni, le amministrazione pubbliche, i comuni, le provincie, le regioni, lo stesso parlamento e il governo, quali organismi pubblici a tutela dei cittadini, devono essereattenti ai problemi ed operare con estrema efficacia.
I politici devono emanare delle norme e delle leggi, che forniscano alle Forze Dell’Ordine degli strumenti volti a vigilare sul rispetto delle stesse e diretti a preservare tutti i diritti fondamentali dei cittadini.

In un momento di stallo dell’economia dove le prospettive di sopravvivenza per molteplici gruppi sociali sono scarse, il tutto aggravato dallo spostamento della povertà  a causa dell’apertura delle frontiere, si rendono necessari elementi che dissuadano dal compimento di qualsiasi attività  criminale e al contempo una normativa che, invece, tuteli e favorisca ogni iniziativa economica lecita.

Il problema dell’aumento esponenziale della criminalità  deve essere risolto andando all’origine, cambiando le leggi e dotando gli organismi pubblici dei mezzi sufficienti e necessari per attuare con efficacia la loro funzione. Fino a quando ci saranno così tanti malviventi, pregiudicati, delinquenti nelle nostre città  li ritroveremo, ovviamente, nelle vie, strade, centri commerciali, farmacie, supermercati, bar, cinema, bingo, casinò, comuni e parlamento.

La nostra attività  è stata chiusa un anno fa su ordine del questore per 15 giorni. Il provvedimento del Questore dà  atto che in 26 mesi di controlli a fronte di centinaia o migliaia di avventori giornalieri sono stati identificati in totale 33 persone con precedenti penali o di polizia (ivi compresi precedenti per violazioni al codice della Strada o per insolvenza e per violazioni delle norme sul soggiorno) e mai sono state identificate nei diversi controlli le stesse persone, vale questo dato oggettivo ed inconfutabile ad escludere che Bingo Venezia sia ritrovo abituale di pregiudicati.

Se questi controlli venissero fatti presso il Parlamento, siamo sicuri che non si riscontrerebbe una percentuale di pregiudicati superiore a quella trovata nella nostra attività ?

L’ASSESSORE BETTIN, insiste che l’attività  del Bingo Venezia, Concessionaria dello Stato, frequentata per più di 1000 persone al giorno, dove lavorano più di 50 persone, che contribuisce all’erario in maniera non indifferente e che paga anche il suo stipendio deve essere chiusa. Magari l’assessore può pensare che il suo stipendio lo prenderà  ugualmente attraverso quelle poche attività  produttive che resteranno nella città .

Tuttavia, se l’Assessore Bettin si dedica solo ed esclusivamente a proporre la chiusura delle ATTIVITA’ LECITE, e non ha altre proposte che contribuiscano a risolvere la situazione, a “RIPRENDERCI INSIEME LA NOSTRA CITTA’”, a preservare i diritti dei cittadini, il loro lavoro e a tutelare lo Stato nella figura di un CONCESSIONARIO DELLO STESSO, non ci sta rappresentando. L’ASSESORE BETTIN, DEVE ANDARE A CASA E SMETTERE DI CHIUDERE LE ATTIVITA’ PRODUTTIVE lasciando il posto a persone con la capacità  di proporre delle idee nuove ed efficaci.

La chiusura delle attività  economiche diretta a spostare qualche malavitoso, non contribuisce a “RIPRENDERCI INSIEME LA NOSTRA CITTA’”, anzi, limita il diritto di tanti altri ad andare liberamente al bar, cinema, farmacia, discoteca, casinò, bingo, sala giochi. Con questo tipo di azioni provochiamo l’effetto contrario, DIAMO AI MALAVITOSI LA NOSTRA CITTA’ NELLE LORO MANI.

La nostra attività  è sempre stato collaborativa con le Forze Dell’Ordine, di cui abbiamo chiesto più volte l’intervento e l’aiuto senza alcun risultato. Ci sono stati frequenti controlli dai quali non sono mai emersi suggerimenti, indicazioni, volti a tutelare l’ordine pubblico all’interno della nostra attività .

La collaborazione da noi richiesta é preventiva, vogliamo un aiuto, vogliamo sapere cosa dobbiamo fare per preservare la nostra attività , i posti di lavoro, gli interessi dello Stato e i diritti dei “cittadini per bene”, che vogliono passare qualche ora, magari dopo un pesante giorno di lavoro, in un luogo di svago, diverso, che piace a loro e non sicuramente all’assessore BETTIN.

Saremmo presenti ala fiaccolata organizzata dal comune e chiediamo una chiara smentita pubblica rispetto alle gravi accuse rivolteci dall'assessore Bettin, a mezzo stampa, con le quali siamo stati direttamente collegati con quanto accaduto a Marghera, insinuando dubbi immotivati sulla nostra legalità .

[i]Italtronic Srl. (BINGO VENEZIA)
Fto. Jose Ramirez Consigliere
[16/03/2013]


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