Lei continua a proclamarsi innocente, anche davanti ai lividi trovati sul corpo senza vita del figlioletto di 14 mesi. Ha negato ogni addebito la 40enne uruguaiana arrestata con l’accusa di omicidio nei confronti del figlioletto.
Nell’udienza di convalida del fermo davanti al Gip Guido Taramelli, la donna ha respinto tutte le accuse riguardo a possibili violenze sul bambino, trovato senza vita tre giorni fa nel loro appartamento a Verona.
La madre aveva chiamato il 118 dicendo che il piccolo stava male per uno choc anafilattico, ma una volta all’ospedale sono state rilevate tracce sospette di ecchimosi e lividi sul piccolo ed è stata avvertita la Polizia. Il Gip ha convalidato la misura della custodia cautelare in carcere e l’appartamento in cui è morto il piccolo rimane sotto sequestro.
Assistita dall’avvocato Enrico Varali, l’uruguaiana ad un certo punto ha smesso di rispondere alle domande del giudice, facendo sospendere l’interrogatorio. Il suo legale ha spiegato che la donna è ancora sotto choc e si è riservato la decisione di ricorrere al tribunale del Riesame.
09/12/2013]
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