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BIKE SHARING ELETTRICO | A Padova, ora si può

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PADOVA | E' stata annunciata stamane, nel corso di una conferenza stampa che ha avuto luogo nel contesto di Expobici, fiera internazionale della bicicletta che ha preso il via oggi nel quartiere di Padova, l’inaugurazione delle tre pensiline fotovoltaiche realizzate nella città  patavina destinate ad alimentare 15 postazioni di bike sharing elettrico.
Realizzato grazie al Programma Operativo Regionale 2007-2013 – Obiettivo “Competitività  Regionale e Occupazione” parte F.E.S.R. – Bando Azione 1.1.2 “Contributi a favore dei processi di trasferimento tecnologico e allo sviluppo di strutture di ricerca interne alle imprese”, il progetto ha coinvolto tre importanti realtà  venete: Solon S.p.A., azienda italiana del gruppo Solon, uno dei principali player mondiali del settore fotovoltaico, Italwin, leader nella produzione di biciclette elettriche ed il Parco Scientifico Tecnologico Galileo, centro di innovazione padovano specializzato, fra le altre competenze, nel design e nell’arredo urbano.

“In un clima di soddisfazione generale – ha commentato il Prof. Giorgio Simonetto, direttore generale di Veneto Innovazione, ente valutatore dei progetti del POR – la ricerca è fondamentale. Credo sia tuttavia necessario fare una premessa: né la ricerca né i progetti fine a sé stessi, possono risolvere i problemi. Abbiamo la necessità  di fare progettazioni strategiche sul lungo periodo e i bandi devono essere vissuti come uno strumento, un'opportunità . Bisogna assolutamente evitare il rischio che, all'interno di questi fondi destinati alla crescita della qualità  della vita, della produttività , del capitale umano, trovino spazio progetti d’immagine che si esauriscono in una evanescente ed eterna comunicazione, ma che alla fine non producono alcun risultato concreto per la collettività . Siamo felici di partecipare alla presentazione di un progetto che abbiamo valutato positivamente e che è arrivato al traguardo con ottimi risultati. Questa è una vera iniziativa per le smart cities, è strategica ed ha ricadute positive nel lungo periodo. Il progetto chiama a raccolta aziende, ricerca e cittadinanza. È il primo prototipo sperimentale che sarà  proposto per il mercato nazionale e presenta tutti i criteri di trasferibilità  adattabili alle diverse realtà  urbane”.

Padova vanta da oggi le sue prime tre postazioni di bike sharing, frutto della collaborazione delle tre aziende sopracitate, iniziata nel 2010. Ciascuna postazione è dotata di biciclette elettriche a pedalata assistita collocate in una pensilina dotata di cinque moduli fotovoltaici in silicio policristallino da 200 watt realizzati ad hoc con doppio vetro per lasciar filtrare naturalmente la luce del sole sotto la copertura della pensilina. Le nuovissime postazioni di bike sharing elettrico sono state collocate in via Sografi, in via Pertile e presso il Parco delle Energie Rinnovabili (Lungargine Rovetta) per collegare il centro della città , il contesto periurbano e la zona industriale.

Particolarmente soddisfatto della conclusione del progetto anche Emiliano Pizzini, Presidente e Amministratore Delegato di SOLON S.p.A., che sottolinea “Il nostro Gruppo è da sempre attento ad abbinare lo sviluppo dell’energia rinnovabile ad un uso efficace della stessa. Abbiamo colto la sfida ideando una soluzione esteticamente armoniosa con il contesto urbano, attraverso la realizzazione e l’installazione di moduli fotovoltaici studiati appositamente per queste pensiline, le prime ad approdare nella città  di Padova, riconosciuta a livello internazionale per essere il distretto fotovoltaico italiano d’eccellenza”.

Gli elementi innovativi del progetto consistono nello sviluppo di un prototipo di bicicletta a pedalata assistita conforme alla normativa EU 15194 con un motore elettrico della potenza di 250 watt capace di assistere fino alla velocità  di 25 km/h, limite massimo per non essere considerata un ciclomotore.
“Due sono gli elementi che fanno della bici realizzata un progetto innovativo capace di superare la tecnologia giapponese – dichiara Mauro Tomasoni, Amministratore Delegato di Italwin -. Da un lato lo sviluppo di un sistema particolarmente sensibile e preciso di rilevazione e codificazione della forza applicata ai pedali dal ciclista, che viene usata per modulare l’assistenza di un motore elettrico posizionato nel mozzo anteriore del telaio e, dall’altro lato, un software parametrico capace di aiutare in maniera progressiva e non lineare la pedalata per massimizzare la facilità  d’uso della bicicletta, la sua sicurezza (risposta e velocità ) ed ottimizzare l’autonomia della batteria”.

La pensilina è stata realizzata in acciaio tubolare zincato a caldo e verniciato a forno che consente l’integrazione interna della componentistica degli ovidotti, offrendo un risultato estetico essenziale e pulito. La stessa platea in calcestruzzo, con armatura in acciaio, è stata pensata per permettere una dispersione a terra atta a garantire la sicurezza dei ciclisti nell’area di deposito della bici.

L’Ing. Massimo Malaguti, direttore generale del Parco Scientifico Tecnologico Galileo, sottolinea come “il design della pensilina sia stato concepito con il duplice intento di soddisfare un’estetica gradevole disegnando lo spazio urbano delle postazioni di bike sharing secondo un principio di armonia fra componentistica tecnologica e spazi adibibili alla pubblicità , senza i quali i servizi di bike sharing non riescono a trovare una propria sostenibilità  economica”.

“Un ultimo pensiero va riposto alla fase di monitoraggio delle tre postazioni, che vedrà  impegnati una serie di attori coordinati dalla Fondazione Fenice Onlus, – conclude il Presidente Maurizio Mazzari – con l’intento di verificare la rispondenza dei parametri di progetto e della concezione logistica delle tre postazioni”. Le tre pensiline infatti, saranno integrate nel più ampio progetto di bike sharing tradizionale che il Comune di Padova porterà  a compimento nell’anno 2013.

Esprimendo soddisfazione e compiacimento per la realizzazione del progetto, il Vice Sindaco di Padova Ivo Rossi si augura che “queste prime tre postazioni di bike sharing possano indirizzare i comportamenti dei cittadini verso l’idea di smart city che deve appartenere ad una città  moderna che guarda al futuro”.

Fra gli attori che saranno coinvolti nella fase di monitoraggio, per permettere la misurazione dei parametri per tutte le fasce di età  e le esigenze della popolazione urbana, vanno citati l’Ufficio biciclette del Comune di Padova, la Protezione Civile – gruppo dell’Isola di Terranegra, gli scout del Corpo Nazionale dei Giovani Esploratori Italiani (CNGEI) sezione di Padova e il Gruppo anziani della Fondazione OIC.

c.s.
[redazione@lavocedivenezia.it]

Riproduzione Vietata
[22/09/2012]


titolo: BIKE SHARING ELETTRICO | A Padova, ora si può
foto: PADOVA (repertorio)

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