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Berlusconi si candida per le Europee, però solo se…

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La conferma alle indiscrezioni arriva da Giovanni Toti, consigliere politico di Berlusconi: «Il presidente ha intenzione di candidarsi alle Europee».
Solo quest semplici parole bastano per far esplodere la polemica politica. Parte subito il Pd con l’eco di Scelta civica con critiche aspre e l’intimazione al Cavaliere di fermarsi: «Proviamo allora con lo spelling: N-o-n s-i p-u-ò, Berlusconi e Toti si rassegnino. Esiste una legge dello Stato italiano — articolo 4 della legge Severino — che prescrive chiaramente che i condannati in via definitiva non possono essere candidati né al Parlamento italiano né tantomeno a quello europeo», dice Gianni Pittella, vicepresidente del Parlamento europeo ed esponente pd.
«Berlusconi alle Europee? Non lo consente la legge. Non ha diritti politici. Ogni forzatura sarà vulnus a democrazia», dice il presidente dei Senatori di Sc Gianluca Susta.

Ci pensa lo stesso Berlusconi a buttare acqua nell’incendio alla sera: «Io sono in campo per avere una sospensione delle pene che mi hanno ingiustamente inflitto e spero di avere una risposta dalla Corte europea», sono le parole del Cavaliere in collegamento telefonico con una kermesse azzurra a Montecatini «Se avrò una risposta positiva, sarò felicissimo di essere capolista nelle cinque circoscrizioni europee dove ho sempre avuto parecchi consensi in passato».

Niente forzature alla legge Severino quindi, ma se ci fosse un provvedimento della Corte europea almeno di sospensiva allora certamente Berlusconi scenderebbe in campo, ma in caso contrario niente guerra di carte bollate.

Berlusconi ha poi parlato del suo futuro: «Sono in attesa il prossimo 10 aprile di una decisione sul mio futuro, ovvero se dovrò andare in carcere, agli arresti domiciliari o dovrò scontare la mia pena attraverso i servizi sociali. Trovo ridicolo che un Paese possa pensare per una persona della mia età, per un uomo di impresa, di sport, di politica, di riabilitarmi attraverso gli assistenti sociali. Sarebbe ridicolo per me e per tutta l’Italia».

Paolo Pradolin

[15/03/2014]

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