Silvio Berlusconi, ore decisive per la sorte della sua vita pubblica (e privata). Nel suo destino ci sarebbe fare volontariato in una casa di cura per anziani nell’hinterland milanese, ma non troppo lontana da Arcore, una volta la settimana, al mattino o al pomeriggio.
Servizi sociali per Berlusconi, ma evidentemente con un programma poco impegnativo. E’ quello che l’Ufficio esecuzione penale esterna di Milano avrebbe delineato nel caso in cui al quasi 78enne Silvio Berlusconi dovesse essere assegnato ad un «percorso» per favorire il suo «reinserimento sociale» mentre espia la pena.
Berlusconi dovrà affrontare l’udienza di domani e poi il Tribunale di sorveglianza deciderà (ha 5 giorni di tempo) se e come collocarlo in affidamento ai servizi sociali, come da richiesta dell’interessato ad ottobre scorso dopo la condanna definitiva a quattro anni di carcere, di cui tre cancellati dall’indulto, nel processo per le frodi fiscali sui diritti tv Mediaset.
I servizi sociali seguiranno il ‘percorso di reinserimento’, e alla fine il magistrato di sorveglianza stilerà una valutazione finale sull’andamento della misura alternativa e dichiarerà estinta la pena. Berlusconi potrebbe occuparsi dell’assistenza diretta ai ricoverati, anche disabili, o di compiti amministrativi begli uffici della casa di cura, per esempio.
Il Cavaliere ha ricevuto intanto un’altra tegola: la Corte europea dei diritti umani di Strasburgo ha bocciato la richiesta di un intervento che permetta la sua candidatura, a causa proprio della condanna.
Redazione
[09/04/2014]
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