«La crisi mi ha tolto il sorriso, non ce la faccio più» queste le parole, pesanti come macigni, che un uomo a lasciato scritte prima di suicidarsi ieri a Padova.
«Devo andare in ospedale a fare degli esami, torno subito» ha detto l’uomo, 56 anni, ad un collaboratore. Sapeva di mentire, non sarebbe più tornato.
L’uomo, conosciutissimo benzinaio della stazione Agip dietro l’ospedale di Padova, è salito al decimo piano del monoblocco del vicino ospedale e si è buttato giù.
Nella disperazione più totale la moglie e i tre figli, oltre al dispiacere di tutti quelli che conoscevano, come i medici e gli infermieri del vicino ospedale di Padova, che lo descrivono come persona perbene e gentile.
Un altro suicidio per colpa della crisi, anche se nessuno aveva sentito parlare di problemi economici – che forse il titolare teneva nascosti – in quel distributore che l’uomo gestiva da 26 anni, neanche i suoi tre dipendenti.
Paolo Pradolin
[06/02/2014]
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