E'un botta e risposta, sia pur a distanza, quello che vede coinvolti il comico Roberto Benigni e il capogruppo del Pdl alla Camera Renato Brunetta. Ha cominciato Roberto Benigni martedì sera, con le immancabili battute su Silvio Berlusconi per aprire la sua lettura di Dante in piazza Santa Croce a Firenze. Prima della lettura della Divina Commedia Roberto Benigni ha parlato della manifestazione di domenica: «Erano tutti pagati per essere lì», «Berlusconi ora ha un nuovo reato, quello per un palco abusivo, gli mancava».
Renato Brunetta all’inizio ha provato a restarci leggero: «Non fa più ridere nessuno», per poi provare a confrontarsi sul piano dell'ironia: «Un buon motivo per non andare all’Inferno è l’idea di trovarci Benigniche ripete la sua solfa uccidendo Dante», ma poi gli attacchi hanno trovato risposta: «Non c’entra nulla con l’umorismo, ed è pura menzogna, sostenere che per la manifestazione di domenica a Roma “hanno pagato tutto e tutti”. Diffama volgarmente tanta gente comune e perbene, che è capace di provare affetto per Berlusconi e rabbia per l’ingiustizia».
In difesa di Benigni interviene però il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, e non ci va certo morbido: «Siamo molto scandalizzati dell’attacco di Brunetta contro il comico toscano, reo di avere fatto dell’ironia e di avere detto la verità sul Pdl e sulla manifestazione libertaria svoltasi domenica in difesa di un noto pregiudicato».
paolo pradolin
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[08/08/2013]