NOTIZIE VENEZIA | Il malcontento degli operai del petrolchimico di Porto Marghera, continua. Non è bastato l'essere saliti in cima alla Basilica della Salute e al Campanile di San Marco ed aver inviato una lettera al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, i disagi infatti, continuano.
A giorni il tribunale potrebbe decretare il fallimento e conseguente chiusura dello stabilimento, così, per far valere i propri diritti, dueoperai sono saliti a circa 176 metri d'altezza, sulla torre Cv 24 della fabbrica.
Accorsi in loro appoggio, Nicoletta Zago e Alessio Lucatello, lavoratori cassaintegrati della Vinyls, che non nuovi ad azioni di protesta di questo genere, sono saliti sulla torre alle 9 di mattina per sostenere i due operai.
Le risposte non sono tardate ad arrivare, è infatti sopraggiunto ai piedi della struttura, Riccardo Colletti, segretario provinciale della Filctem, che ha affermato: «In un momento in cui i lavoratori si vedono senza futuro, iniziative eclatanti, possono essere pericolose per gli stessi lavoratori: per fortuna abbiamo ottenuto l'incontro, ma bisogna capire che tutti ci sentiamo presi in giro visto che le carte in tavola cambiano di continuo sia in Comune che al Ministero».
È poi intervenuto l'ex sindaco di Padova, ora Ministro dello Sviluppo Economico, Flavio Zanonato, che ha fissato per sabato mattina un incontro con le parti per discutere delle possibili soluzioni.
La Femca Cisl, che assieme alla Cgil e alla Uil aveva scritto una lettera al sindaco veneziano, Orsoni, per delucidazioni sul caso, si è invece dissociata dall'iniziativa dei due lavoratori, accogliendo con favore l'incontro con il nuovo ministro.
Il segretario generale della Femca Cisl, Massimo Meneghetti, ha però precisato che non intenderà credere alle belle parole, «[…] siamo stanchi di pacche sulle spalle e promesse, ora servono i fatti.»
Alice Bianco
[redazione@lavocedivenezia.it]
Riproduzione Vietata
[23/05/2013]