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Barcellona troppo forte, nulla da fare per Mourinho e Real Madrid

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CALCIO/Barcellona troppo forte, nulla da fare per Mourinho e Real Madrid. Mourinho che perde fa notizia, ma che possa succedere con i più forti di Spagna, d'Europa e probabilmente del mondo, ci puo' stare. Gli 'alieni' sono quelli in maglia blaugrana: due volte in inferiorita' (prima dell'inizio per i tre punti di distacco in classifica, e dopo 20'' per il gol del Real) il Barcellona alza la testa e mette a posto tutto e tutti.

Un Barcellona che appare più forte ancora delle volte scorse perchè, paradossalmente, gioca meno bene. La squadra di Guardiola non da' lezione di possesso palla ad alto tasso tecnico, non mette in mostra un Messi funanbolico, ma gioca un calcio pragmatico, fisico, fatto di umilta' e atletica. E forse proprio questo sorprende Mourinho, maestro nell'aver trovato le contromisure al titic-titac.

Il Real Madrid decide di investire nel ritmo e nel pressing, ma stavolta sembra non bastare. Anche Ronaldo delude fallendo i gol del 2-0 e del 2-2, e ciò conferma forse il senso di inferiorita' che potrebbe percepire davanti a Messi.

In Liga resta tutto come prima: Barcellona e Real Madrid mantengono intatte le ambizioni di primato, a livello di percezione collettiva, però, il Barà§a (ma anche Guardiola) sembra aver rimesso a posto le cose, restituendo alla squadra e alla società  il prestigio e il rispetto che ultimamente sembravano un po' offuscati.

All'inizio stretta di mano tra Mourinho e Guardiola, e al Bernabeu c'e' una pioggia battente. Bastano 20'' al Real per affondare Con Benzema una pugnalata al cuore del Barcellona, ma non sarà  il delitto perfetto. Non questa sera.
Il gol è causato da un doppio infortunio di Valdes e Busquets che vanno in stato confusionale per il pressing furibondo dell'avversario.

E' grandissimo il ritmo del Real, proprio come voleva Mourinho. E' il Barà§a a sfiorare il pareggio al 6' con Messi e parata di Casillas, ma è il Real che ha la palla del delitto perfetto della serata 25' con Ronaldo, ma è proprio il suo giocatore più forte e rappresentativo a fallire e sparare fuori.
Al 30' sale in cattedra Messi e ancora una volta mostra come si gioca al calcio: con un'azione personale taglia al centro come un bisturi e attiva Sanchez. Diagonale perfetto dell'ex Udinese e pareggio.

Il Barà§a da' segni di risveglio e ritrova i suoi automatismi proprio mentre il ritmo forsennato del Real comincia un po' ad appannarsi.
In avvio di ripresa un tiro al volo di Xavi, deviato da Marcelo, inganna Casillas all'8' ed è 1-2.
Il pressing del Real sparisce e Mourinho inserisce Kakà  al posto del deludente à–zil, ma è di nuovo Ronaldo al 20' s.t. a commettere il secondo disastro della serata, mandando di testa da due passi un pallone fuori che sarebbe stato più facile buttare dentro.

Un minuto dopo il Barcellona chiude la pratica : Alves crossa con il goniometro e Fabregas, che sembrava sapere prima dove andava la palla, colpisce in tuffo di testa lasciando freddo Coentrao.
All'università  del calcio spagnola, per il momento, insegna sempre il Barcellona.

[11/12/2011]

paolo pradolin
[paolo.pradolin@lavocedivenezia.it]

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