La Nazionale ‘gira’ e fa tirare il fiato: chi ha giocato contro la Danimarca riposerà, ma l’attenzione e la voglia di notizie riguarda sempre Mario Balotelli. «È scombussolato», racconta il professor Castellacci che segue Mario mentre si avvia mestamente verso la palestra per una breve seduta di cyclette e un po’ di corsa lenta sul campo principale. Due giri poi Mario si ferma, fiato corto e mani sulle ginocchia. Stanchissimo. Resta in ritiro o torna a casa? L’interrogativo consuma rapido il pomeriggio e si trasforma in uno dei soliti tormentoni che circondano Supermario.
«Resta», spiega Castellacci alle sette della sera, ma più che una conferma sulle buone condizioni sembra una speranza visto che l’attaccante sarebbe utile contro l’Armenia, martedì sera a Napoli.
Balotelli non si allena da quattro giorni e negli ultimi nove lo ha fatto una volta soltanto. Prima è stato fermato da un affaticamento muscolare all’adduttore sinistro, poi ci si è messa la gastroenterite. «Una forma virale», spiega il medico degli azzurri. Particolarmente violenta. Vomito e diarrea.
Per questo è rimasto tappato in albergo venerdì sera mentre gli azzurri giocavano contro la Danimarca e per lo stesso motivo, appena sbarcato a Pisa di ritorno da Copenaghen, ha costretto il pullman della nazionale a una sosta forzata in aeroporto. Non solo: ieri sera, mentre gli azzurri si sono concessi qualche ora di libertà, Mario è rimasto in albergo a curarsi.
Al Milan seguono la vicenda con occhio preoccupato. Balotelli sabato prossimo dovrebbe guidare la squadra contro l’Udinese, una partita che i rossoneri non possono sbagliare.
Roberto Dal Maschio
[13/10/2013]
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