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Ballottaggi, il calo Pd, si rialzano Grillo e Centrodestra

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I ballottaggi nei 148 Comuni in cui le urne non hanno promosso il sindaco al primo turno hanno offerto un’altra sorpresa. Il Pd non riesce a fare il bis dopo il successo plebiscitario del 40,8 per cento del 25 maggio.
La prima riflessione automatica di tutti è associare al risultato il peso che ha avuto su questo passo indietro lo scandalo delle tangenti per il Mose di Venezia.

Il Pd perde Perugia, Potenza e Padova, ma soprattutto cede la sua «città rossa» da sempre, Livorno, al Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo.

La rinata alleanza tra Forza Italia e Lega al Nord vince a Padova (ma non porta a casa Pavia), quanto al centrodestra esultanza per Perugia e Potenza, tolte alla sinistra, ma delusione per Vercelli e Bergamo lasciate al Pd.

Grandissima sorpresa a Livorno, dove i grillini hanno strappato alla sinistra il Comune. Filippo Nogarin, sostenuto anche dalla lista di sinistra «Buongiorno Livorno», ha vinto con il 53,7 per cento dei voti sul piddino Marco Ruggeri. Ma a Modena, l’altra città dove la sfida era tra Pd e Cinquestelle, il centrosinistra ha portato a casa la vittoria con Gian Carlo Muzzarelli (63,1 per cento), nonostante Marco Bortolotti fosse appoggiato anche da Giovanardi (Ncd), Fratelli d’Italia e Lega. I Cinquestelle vincono a Civitavecchia, che non è capoluogo di provincia ma è un test importante: qui il Pd è stato sconfitto e Antonio Cozzolino è sindaco con il 66,57 per cento dei voti.

A sorpresa, il centrodestra s’è preso Potenza: ha vinto Dario De Luca con il 58,5 per cento mentre a Bari la poltrona di sindaco va ad Antonio Decaro, Pd, sostenuto dal centrosinistra distribuito in 13 liste.

Il centrodestra si aggiudica anche Perugia, tradizionalmente città di sinistra: qui è sindaco Andrea Romizi, con il 58,02 per cento.

Il centrosinistra porta a casa risultati importanti: a Vercelli ha stravinto Laura Forte (67,50 per cento), a Biella Marco Cavicchioli (59,2), a Verbania Silvia Marchionini (77,89), a Bergamo Giorgio Gori (53,5).

A Cremona Forza Italia e Lega sono rimaste divise, e anche qui ha vinto il centrosinistra con Gianluca Galimberti (56,31 per cento dei voti).

A Pavia, Alessandro Cattaneo è stato sconfitto da Massimo De Paolo (53,1 per cento), ma a Padova, l’ex feudo di Zanonato, vince il leghista Massimo Bitonci, con il 53,5 per cento.

Ancora un comune al centrodestra: è Teramo, dove vince il sindaco uscente Maurizio Brucchi con il 51,5 per cento. Al centrosinistra, infine, Terni, dove è sindaco Leopoldo Di Girolamo con il 59,5, e Pescara, dove ottiene la vittoria Marco Alessandrini (65,9 per cento)

A questi ballottaggi il vincitore assoluto è stato comunque l’astensionismo. Alle 23, chiusura dei seggi, l’affluenza era al 49,49 per cento contro il 70,61 di due settimane fa, cioè quasi un terzo dei votanti di due settimane fa ha preferito andarsene al mare. E anche questo vuol dire qualcosa.

Paolo Pradolin

[09/06/2014]

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