Il documento sulla ‘Legge di Stabilità 2014’ colpirà a 360 gradi: da una parte è prevista la riduzione delle tasse per i lavoratori dipendenti con redditi medio-bassi e dall’altra una nuova stretta sul pubblico impiego, vi sarà l’eliminazione dell’Imu sulla prima casa, ma i suoi effetti si vedranno poco per via dalla nuova tassa sui servizi municipali, vi sarà un aumento dell’imponibile sulle spese della pubblica amministrazione, ma anche sulle pensioni d’oro e le invalidità.
È questo, in estrema sintesi, il contenuto della legge di Stabilità 2014 che arriva oggi sul tavolo del Consiglio dei ministri accompagnata da un decreto con il quale, oltre a destinare altri 300 milioni alla cassa integrazione in deroga per quest’anno, si dà via libera all’aumento dell’addizionale comunale Irpef a Roma dallo 0,9 all’1,2%, per coprire il buco di bilancio.
Vi è anche la notizia forse più attesa dagli italiani: l’Imu sulla prima casa sparisce, ma la riforma complessiva, con l’introduzione della Trise, non dovrebbe modificare di molto il peso delle tasse sulla casa.
Brutte notizie anche per i dipendenti pubblici con la conferma del blocco contrattuale, con una nuova stretta sugli straordinari, l’accentuazione del turn over e delle misure per regolare la liquidazione.
Per le pensioni scatta la deindicizzazione progressiva: per gli assegni fino a 3 volte il minimo non ci saranno conseguenze, ma per le quote di pensione oltre 6 volte il minimo l’assegno non sarà aggiornato. E, a carico di quelle più generose, scatta il contributo i solidarietà, che può arrivare al 20%.
Paolo Pradolin
[15/10/2013]
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