Sono arrivati nella tarda serata di ieri. Sono giunti a Venezia e sono – alla fine – una piccola quota: 40 dei migranti sbarcati in Sicilia nei giorni scorsi (più di mille in totale).
Incredibile la scena all’arrivo: appena l’autista ha aperto le porte del pullman arrivato da Bologna, davanti alla questura, metà sono scappati fuori cominciando a correre e disperdendosi tra le strade di Marghera. Dove andranno e da chi potranno mai capitare che non hanno mai visto questi posti.
Erano circa le dieci e mezza e per qualche momento si è assistito ad una vera «fuga per la libertà» con inseguimento di poliziotti e carabinieri. La dozzina in fuga ha avuto voglia di libertà, ma nessuno di loro rischiava qualcosa restando, le strutture erano semplicemente pronti ad ospitarli.
La notizia dell’arrivo a Mestre di 40 dei mille migranti della Sicilia è arrivata all’improvviso ieri sera dalla Prefettura. Tutti 40 dovevano trovare alloggio nella provincia di Venezia, 14 a Mestre, in due appartamenti messi a disposizione dalla Cooperativa «Il Villaggio Globale» altri 26 a Mira, nella struttura collettiva di proprietà comunale gestita dalla Cooperativa «Città Solare».
Una notizia, quella dell’arrivo, che coglieva tutti di sorpresa, compresi gli amministratori. Il vicesindaco Sandro Simionato, ad esempio, era stato chiaro, spiegando che pur essendo una città da sempre impegnata in questo tipo di accoglienza, ora Venezia non è in grado di essere utile su questo fronte.
Fino a giungo i costi per l’accoglienza sono a carico del Ministero dell’Interno. «E poi? Quando a giugno finiranno gli stanziamenti dove andranno? – il vicesindaco Sandro Simionato è infuriato – ho sempre detto chiaramente a tutti qual è la situazione a Venezia. L’accoglienza da noi è sempre stata fatta, ma c’è modo e modo».
REdazione
[09/04/2014]
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