Ormai ci siamo. Imminente la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale del decreto sul bonus da 80 euro per riuscire a mettere in moto per tempo l’adeguamento delle buste-paga, e quindi l’economia.
Il bonus sarà pieno, 80 euro netti in più al mese, per tutti i lavoratori dipendenti che guadagnano tra gli 8 mila e i 24 mila euro lordi l’anno.
E per chi guadagna di più di 24.000?
Nella fascia di reddito compresa fra i 24 e i 26 mila il bonus si ridurrà al crescere del reddito.
Restano escluse dal bonus degli 80 euro le persone che guadagnano meno 8 mila euro l’anno, e che per questo non pagano l’Irpef (incapienti).
Il meccanismo sarà quello del credito d’imposta, con il datore di lavoro che anticipa al dipendente gli 80 euro recuperandoli su imposte e contributi previdenziali.
Curiosità: nella bozza non si parla del tetto da 240 mila euro ai compensi dei dirigenti della P. a., con quel riferimento esplicito alla categoria dei magistrati, su cui pure Renzi ha molto insistito nella conferenza stampa. Un refuso o una correzione in corsa?
Comunque sia, il premier ha confermato al Tg1 che gli ormai famosi 80 euro «arriveranno a partire da maggio e per sempre». Quanto alle accuse di Forza Italia e M5Stelle, Renzi ha risposto: «Certi Soloni parlano di elemosina elettorale ma vorrei vedere loro campare con mille euro. Si poteva fare meglio? Può darsi ma loro stanno alle chiacchiere».
Redazione
[23/04/2014]
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