E’ rimasta chiusa la Statua della Libertà, sono rimasti chiusi i parchi nazionali, poli di attrazione di decine di migliaia di turisti. Persino la Nasa ha chiuso: oltre il 90% dei dipendenti hanno ricevuto una lettera di tre paginette in cui si dice loro che sono stati ‘congedati’. Non hanno più un lavoro (ne’ lo stipendio) e non si sa fino a quando.
Sembra un vero e proprio default quello dell’America che si trova per la prima volta a fare i conti con il welfare nel vero senso della parola: da ieri, infatti, negli Usa è possibile avere assistenza sanitaria con assicurazione anche per chi non ne ha mai avuta una, e questa è un’importante conquista della politica di Obama, visto che la popolazione americana senza assistenza raggiungeva il 15%.
Sullo sfondo la battaglia politica tra Obama e i repubblicani, ma ora la questione welfare si sposta sul lavoro: fino a quando i dipendenti pubblici (di servizi non essenziali al paese) possonon rimanere ‘in sospeso’?
Chiusi perchè il personale è rimasto a casa: i parchi e i monumenti nazionali, comprese la Statua della Libertà e Ellis Island a New York, parte degli uffici dei servizi fiscali, le autorità sanitarie che sorvegliano le epidemie, per esempio l’influenza, sono in congedo. Le proteste dei lavoratori e degli utenti per ora non sono clamorose ma l’insoddisfazione per una situazione che gran parte degli americani non concepisce è evidente.
Paolo Pradolin
[02/10/2013]
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