Amanda Knox e Raffaele Sollecito sono colpevoli, hanno ucciso Meredith Kercher. Per Amanda una condanna a 28 anni e sei mesi, per Raffaele una condanna a 25 anni. Questa la decisione della Corte d’assise d’appello di Firenze che arriva a serata inoltrata, attorno alle 22, dopo dodici ore di camera di Consiglio .
Il Tribunale ha accolto i «rilievi» della Cassazione e spazzato via le assoluzioni che altri giudici, a Perugia, avevano decretato il 4 ottobre 2011.
«Torneremo in Cassazione», annunciano le difese confermando come la storia non sia affatto chiusa.
Amanda Knox è negli Stati Uniti, Raffaele Sollecito rimane libero anche se con divieto di espatrio, per lui, secondo i giudici fiorentini, «sussiste concreto e attuale pericolo di fuga». Nessuna misura è stata stabilita invece per Amanda perché, dopo l’assoluzione in appello a Perugia, si trova ora «legittimamente nel suo Paese di origine» e «non sussiste pericolo di fuga da territorio nazionale».
E Patrick Lumumba? Lui sorride, finito in carcere nel 2007 dopo l’ingiusta calunnia di Amanda: «Ero convinto che la condanna sarebbe stata confermata, Amanda sa cosa è successo quella notte».
Meredith Kercher fu uccisa il 2 novembre 2007, era una studentessa inglese di vent’anni. Da subito sotto accusa Amanda Knox e Raffaele Sollecito vennero portati in prigione, mentre poche settimane più tardi, in Germania, venne fermato Rudy Guede, incastrato da prove scientifiche inoppugnabili. È l’unico, lui, già condannato in via definitiva: sedici anni, e tra poco, fanno sapere gli avvocati, comincerà a usufruire dei benefici, a uscire.
Paolo Pradolin
[31/01/2014]
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