C’è da dire che i più (2006 i giornalisti accreditati a questa 71a Mostra del Cinema di Venezia) non si sono accorti di nulla. Tutti indaffarati a rincorrere proiezioni, conferenze stampa e dichiarazioni di celebrità, sempre in debito di minuti, quasi tutti sono passati accanto a insoliti gruppetti di poliziotti che lavoravano con molta discrezione chiedendosi per un attimo che cosa stesse succedendo, ma solo per un attimo. Tanto che riprendevano tutti le attività un attimo dopo senza nessuna preoccupazione visto che l’aplomb degli uomini in divisa non faceva presagire nulla di grave, anche se era insolito vedere parcheggiato un furgone della polizia all’uscita interna della Sala Grande ieri mattina.
Il motivo era un allarme bomba alla Mostra del Cinema di Venezia. Tutta colpa, a quanto pare, di uno zainetto dimenticato in una delle ultime file della Sala Grande. Davanti allo zainetto uno dei cani addestrati dalla Polizia per i controlli, si è fermato fiutando in una maniera che è stata considerata anomala. Così è scattato l’allarme.
Palazzo del Cinema evacuato subito, a partire da platea e galleria per finire agli uffici che sono al terzo piano, in attesa dell’arrivo degli artificieri.
Così, mentre il pubblico fuori formava la normale coda per entrare, lo zainetto è stato aperto dagli specialisti constatando che si trattava solo di oggetti personali di uno sbadato smemorato.
Dopo ulteriori controlli tutto è tornato alla normalità, con uno slittamento alle 17.45 dello spettacolo previsto per le 16.45 che riguardava il film «Red Amnesia» in Sala Grande.
Meglio così naturalmente, meglio un falso allarme in più che un problema vero, ma in molti ricordano con nostalgia i controlli severi degli anni precedenti in cui il personale di controllo agli accessi nelle sale ricordava a tutti con gentile fermezza di lasciare borsoni e zaini in deposito per poter entrare.
Paolo Pradolin
05/09/2014
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