Provocazione-proposta quella degli albergatori veneziani al Comune dopo le polemiche nate sull’utilizzo da parte dello stesso dei soldi “guadagnati” con la tassa di soggiorno.
Si parla di una parte dei 24 milioni che il direttore dell’Associazione veneziana albergatori, Claudio Scarpa, propone di impiegare come fondo per i restauri: «Ad esempio per sistemare una delle più belle vetrate della città, quella realizzata dal Vivarini per la basilica di Santi Giovanni e Paolo».
L’idea è che i soldi, provenienti dalla tassa di soggiorno e destinati al personale del Cerimoniale del Comune, vengano utilizzati per restaurare i beni della città come, appunto, la vetrata del Vivarini, per la quale servono più di 300 mila euro.
L’ultimo tassello, la vetrata della basilica di Santi Giovanni e Paolo lo ha perso sei mesi fa, ma i soldi per il recupero di uno dei beni artistici di Venezia, non ci sono.
Infatti, per cercare di limitare il danno, la parte più rovinata dell’opera è stata trasportata via, finché non arriveranno i soldi per il completo restauro. Ma intanto, l’altra parte del “dipinto di luce” rimasto nella basilica continua a deteriorarsi perdendo frammenti.
Sara Prian
[20/01/2014]
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