E’ ancora conveniente per una compagnia aerea investire sul mercato italiano? La risposta è “sì”, e arriva dal presidente di “Air Dolomiti”, Micheal Kraus. Al punto che, dalla prossima estate, all’aeroporto “Marco Polo” di Venezia sarà aggiunta una frequenza aerea tra la Serenissima e la Germania.
La compagnia italiana fa parte del Gruppo “Lufthansa” ed è stata fondata nel 1989. L’espansione del network ha registrato negli anni una crescita costante e la punta di diamante sono i voli tra Italia e Germania, che collocano “Air Dolomiti” come la prima compagnia aerea internazionale all’aeroporto di Monaco di Baviera per numero di passeggeri e movimenti.
Da quest’anno, la compagnia ha anche una nuova strategia commerciale di completamento dell’offerta che dedica il 30% dell’attività ai voli “own business” che partono da Venezia, Verona, Bari e Firenze verso Monaco di Baviera e da Verona anche su Francoforte.
Voli che, dal 1 gennaio fino al 31 ottobre, hanno trasportato 585 mila passeggeri con un riempimento complessivo degli aerei (seat load factor) del 73%. Da Venezia a Monaco, e viceversa, la compagnia ha portato 146 mila viaggiatori in dieci mesi, un risultato invidiabile che giustifica la scelta di voler aggiungere un’altra frequenza all’aeroporto Marco Polo di Tessera. Oggi infatti, le frequenze dei voli “Air Dolomiti” Venezia – Monaco di Baviera sono 4, per un totale di 8 voli (contando “andata” e “ritorno”) ma dalla prossima estate le frequenze saliranno a 5 e i voli a 10.
Il presidente di Air Dolomiti, Micheal Kraus, si è dichiarato “Particolarmente soddisfatto dei risultati ottenuti dall’aeroporto di Monaco, dimostrazione che il nostro nuovo business model funziona. Essere il primo vettore non tedesco davanti a grandi e blasonate compagnie aeree credo sia un forte segnale del ruolo che ricopriamo a Monaco. Allo scalo bavarese gli italiani sono la terza nazionalità presente dopo quella tedesca e americana, e mi fa capire quanto sia importante il nostro mercato per i colleghi d’oltralpe”.
Tra le scelte dei viaggiatori di preferire uno scalo rispetto ad un altro vicino, ha spiegato il presidente della compagnia, vi sarebbero anche determinate qualità degli aeroporti: la semplicità di raggiungerli in macchina o con i mezzi dedicati, la bellezza dei negozi al loro interno, la sicurezza e la loro pulizia.
Giorgia Pradolin
[22/11/2013]
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