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Ad Oristano in comunità  le detenute scontavano la pena con la prostituzione

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Nella comunità  di recupero “Il Samaritano” di Arborea, in provincia di Oristano, si sarebbe esercitato il meretricio. Questo il senso dell'accusa che emerge dopo un'indagine dei Carabinieri del Comando provinciale di Oristano.Per questa attività  sarebbe ora agli arresti domiciliari in una comunità  per religiosi di Oristano un sacerdote, responsabile della struttura per il recupero di detenuti che ospitava gli “incontri”.

Il religioso non sarebbe però ne' responsabile ne' coinvolto con l'attività , ma solo colpevole di non averla denunciata o di non essersi accorto che accadeva.


Secondo l'accusa, una mezza dozzina di giovani donne di nazionalità  nigeriana in affidamento per il recupero sociale si prostituivano all'interno della Comunita' 'Il Samaritano' di Arborea per il recupero dei detenuti.
Risulterebbe, in particolare, poco credibile che il responsabile della struttura non si fosse accorto del via vai di persone estranee che accedeva alla comunità , a partire fin dall'anno 2005.

Il sacerdote deve rispondere, inoltre, di un'accusa ancora più pesante: avrebbe usato violenza sessuale nei confronti di una delle ragazze. La giovane nigeriana sarebbe stata costretta a rapporti sessuali con il “Don” in cambio del suo appoggio per un'assunzione che le avrebbe permesso di avere il permesso di soggiorno.

[29/12/2010]

paolo p.

Nella comunità  di recupero”Il Samaritano” di Arborea, in provincia di Oristano, si sarebbe esercitato il meretricio. Questo il senso dell'accusa che emerge dopo un'indagine dei Carabinieri del Comando provinciale di Oristano.
Per questa attività  sarebbe ora agli arresti domiciliari in una comunità  per religiosi di Oristano un sacerdote, il responsabile della struttura per il recupero di detenuti che ospitava gli “incontri”.
Il religioso non sarebbe però ne' responsabile ne' coinvolto con l'attività , ma solo colpevole di non averla denunciata o di non essersi accorto che accadeva.
Secondo l'accusa, una mezza dozzina di giovani donne di nazionalità  nigeriana in affidamento per il recupero sociale si prostituivano all'interno della Comunita' 'Il Samaritano' di Arborea per il recupero dei detenuti.
Risulterebbe, in particolare, poco credibile che il responsabile della struttura non si fosse accorto del via vai di persone estranee che accedeva alla comunità , a partire fin dall'anno 2005.
Il sacerdote deve rispondere, inoltre, di un'accusa ancora più pesante: avrebbe usato violenza sessuale nei confronti di una delle ragazze. La giovane nigeriana sarebbe stata costretta a rapporti sessuali con il “Don” in cambio del suo appoggio per un'assunzione che le avrebbe permesso di avere il permesso di soggiorno.

[29/12/2010]

paolo p.

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