VENEZIA | L'Actv naviga sul rosso. Nel 2012 era di 17,5 milioni di euro il passivo e, nonostante tutte le manovre del patrimonio per coprirlo, nel 2013 sarà di 13. Avm, Actv e Comune stanno correndo ai ripari tagliando dove si può tagliare. Attenzione puntata su personale e produttività per la riduzione dei costi: in base a nuovi accordi i dipendenti dovranno dimenticare alcuni privilegi e lavorare di più a parità di remunerazione.
Complice forse la quota dei portoghesi, ma senz'altro della crisi che ha convinto chi acquistava il tagliando mensile o annuale ad andare a piedi quando può, e comunquedi acquistare il singolo biglietto, come anche le 'storie strane' che hanno accompagnato l'iMob, Actv dal 2011 si è trovata con 33 milioni di euro in meno in cassa, e ora la cassa non regge più.
«Alla nascita di Avm, il valore di Actv era 62 milioni — ha detto ieri Giovanni Seno, presidente della holding —. Con le perdite del 2012 scende a 44 e nel 2013 rischia di ridursi a 25 milioni, è una situazione pericolosa. Con le gare per il trasporto pubblico alle porte, Actv potrebbe essere «scalata» senza però garanzie su servizi e occupazione».
paolo pradolin
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[12/04/2013]
(foto di repertorio)