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ACQUA ALTA INCREDIBILE | Venezia sommersa

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VENEZIA | Venezia, cronaca di un'alluvione. Poco dopo le sei del mattino di oggi, domenica 11 novembre, suonano le sirene dell'acqua alta. E' il consueto avviso sonoro, che non ci dirà , però, che si tratta di un'acqua alta incredibile. Suonano entrambe le sirene, quelle 'storiche' (quelle dei filmati storici dei bombardamenti in guerra, per intenderci) e quelle nuove, elettroniche, dette 'dei robot' o 'dei marziani' dai veneziani.
La popolazione è preparata: da giorni il centro maree invia bollettini con ogni mezzo, e in fondo si tratta di un'acqua alta annunciata di 120 cm. Si può gestire.
In un paio d'ore, invece, succede l'irreparabile.
Verso le 6.30 viene inviato un sms dal Comune che annuncia il 'codice rosso',contemporaneamente viene avvisata la cittadinanza che le stime sono state riviste al rialzo. Si parla ora di 140 cm.
La punta massima era prevista per le 8.20 del mattino, anche qui invece viene ritoccata la previsione: prima delle 9 non comincerà  a scendere.
Caspita, è un'acqua alta 'grande', ma vabbe', ne abbiamo avuta una uguale dieci giorni fa. Passerà .
Invece la situazione peggiora ancora.

Le stime parlano di 149 cm, mentre la gente che si trova in giro per la città  o che sta provando a 'difendere' il proprio negozio parla di 160 cm guardando il livello dell'acqua lambire i muri fino ad altezze mai viste.
Le passerelle, che vengono rimosse per motivi di sicurezza quando l'acqua supera i 140 (se lasciate per strada si troverebbero a 'navigare' galleggiando per la città ) non si trovano più da nessuna parte lasciando le persone 'prigioniere' nelle estremità  dei ponti.
Uomini, donne, ragazzi, 'incastrati' perchè non più in grado di andare ne' avanti ne' indietro.
Ne esce solo chi deve per forza continuare, perchè deve raggiungere il lavoro o tornare a casa per forza, e si rassegna ad andare in acqua fino al cavallo dei pantaloni.

La situazione peggiora a vista d'occhio. Sono le 9, l'acqua alta dovrebbe aver raggiunto il suo limite massimo invece continua a salire.
I pontili centrali di San Zaccaria (Danieli) diventano inservibili, non ci dicono se a causa di rotture, perni divelti o chissà  cosa. I vaporetti della linea 1 scaricano la gente ove possibile a San Marco, forse solo per il dislivello tra il vaporetto e il pontile che è ad altezza di pericolo per l'incolumità . Si attracca in pontili non previsti per evitare quello del Danieli.

La gente per strada si rende conto che nemmeno con gli stivaloni (quelli che coprono tutta la gamba) non c'è più la garanzia di andare dappertutto come sarebbe 'normale': in certi punti l'acqua entrerebbe perchè arriverebbe al bacino.
Verso le 10 si abbatte un temporale, breve fortunatamente, nella zona sud-ovest della città  che provoca pioggia battente violenta. Un paio di tuoni e raffiche di vento è l'unica tregua dalla pioggia continua che non ha smesso un attimo dall'alba.

Sono le 10.30, la marea ha superato da un'ora e mezza il suo culmine massimo previsto, ma ancora non scende.

paolo p.
[redazione@lavocedivenezia.it]

Riproduzione Vietata
[11/11/2012]


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