NOTIZIE ITALIANE | Bocciato il provvedimento Monti, il governo riprova a cancellare le Province. Questa mattina partirà la discussione su un nuovo testo, che esuli da fare riferimento esplicito alle Province, così come fatto nella Costituzione, visto che l’articolo 114, quello che stabilisce come la Repubblica sia costituita, partendo dal basso, dai «Comuni, dalle Province, dalle Città metropolitane, dalle Regioni e dallo Stato». Il governo durante il percorso vuole anche vedere la sentenza della Corte costituzionale che ha bocciato il provvedimento del governo Monti, in modo da evitare nuovi incidenti di percorso.
Da quanto saputo, la nuova linea del governo, differentemente da quanto deciso da Monti, non tende a ridurre nel numero le Province con delle, ma vuole proprio a cancellarletutte.
Al loro posto ci saranno i collegi delle autonomie, la differenza? Non ci saranno organi politici eletti: niente presidente, niente giunta, niente consiglio. Il collegio sarà composto semplicemente dai sindaci del territorio. Sarebbe così eliminato il voto popolare e si risparmierebbe sugli stipendi di assessori e consiglieri.
Per il semplice taglio da 86 a 51 Province voluto dal governo Monti si era calcolato, considerando anche le voci indirette, un risparmio fra 370 e 535 milioni di euro l’anno. Con la cancellazione totale i numeri dovrebbero almeno raddoppiare.
paolo pradolin
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[05/07/2013]