[11/10] “Stazione bagnata, stazione fortunata”. Ha scherzato sul tempo, ieri mattina, l’assessore alle politiche della mobilità del Veneto Renato Chisso in occasione della posa della prima pietra della nuova fermata ferroviaria di San Donà di Piave, primo atto assieme alla nuova stazione di Portogruaro della seconda fase di attuazione del Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale.“Una nuova porta che si apre sulla città e sul suo futuro”, ha definito l’opera la sindaca Francesca Zaccariotto, intervenuta a fianco di Chisso anche come presidente della provincia di Venezia.
Di certo quella della prima pietra è stata una celebrazione festosa e allegra, cui hanno presenziato anche i consiglieri regionali Diego Cancian e Daniele Stival, autorità e tanti cittadini. “Ecco la politica che fa e lavora per la gente, e parla poco anziché il contrario”, ha sintetizzato Chisso, fautore assieme alla Zaccariotto di questo intervento, finanziato anticipando risorse regionali rispetto ad una proposta e una progettazione che ha messo tutti d’accordo.La nuova stazione di San Donà sorgerà a circa 450 metri più a Est rispetto all’attuale e sarà completata in 21 mesi; sono previsti la realizzazione di nuove banchine e l’adeguamento di parte di quelle esistenti, mentre un sottopasso ciclopedonale garantirà sia l’accesso ai marciapiedi sia l’attraversamento urbano. Dal sottopasso si accederà ai binari con scale, rampe e ascensore; nel lato sud saranno realizzati parcheggi per biciclette. Dall’altra parte della ferrovia sarà possibile realizzare ampi parcheggi e la nuova autostazione, finalizzati all’interscambio gomma – ferro.
Il valore complessivo dell’opera è di 5 milioni 500 mila euro.