Nella storia del “pizzo”, questa sembra essere una novità assoluta. Secondo il “Mattino” di Napoli in edicola oggi, un gruppo di ragazzi di un'età variabile tra i 15 e i 17 anni pretende una “tariffa” da mamme e bambini per entrare nel parco giochi dei bimbi.
Il “contributo” è variabile, da uno a cinque euro per l'accesso. Il fare è minaccioso. Anche la presentazione vuole incutere rispetto: “Apparteniamo alla camorra”.
Il parco sarebbe quello con le giostrine per i bimbi dietro la metropolitana di piazza Cavour, a Napoli.
I ragazzini estorsori si muovono in branco – scrive il giornale – e si presentano in sella a dei motorini. Situazione pesante di un ambiente già degradato: ''Gazebo panche e arredo urbano sono già stati oggetto di vandalismi e ci sono risse continue tra immigrati, ma anche scippi e rapine in pieno giorno''.
[28 marzo 2011]
Gianni Dall'Aglio