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A Cà Rezzonico: Pietro Bellotti, un vedutista dimenticato. Di Giorgio Pilla (III)

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parentale, nella quale operare libero da costrizioni ereditarie che avrebbero potuto obbligarlo ad una perequazione famigliare.

Un particolare lo unisce allo zio ed al fratello, la voglia di portare in giro per l’Europa uno spicchio di Arte veneziana, mai dimenticando la propria origine.
Fu “maestro” nell’uso del “pantascopio” o “mondo niovo”, antesignani del moderno cinema, portando tra la gente la possibilità di visionare le proprie e altrui opere d’arte, contribuendo con ciò alla divulgazione di una cultura che, specialmente tra il popolino delle province, era totalmente assente.

La sua avventurosa vita privata fu un continuo intrecciarsi con la sua attività professionale, l’una e l’altra lo portarono a trascorrere gran parte della sua vita in Francia, ove morì tra il 1804/1805 [ la data non risulta certa ]. Certa, al contrario, la sua data di nascita: 22.3.1725 a Venezia, come risulta dall’atto di battesimo, avvenuto nella chiesa parrocchiale di San Raffaele Arcangelo in data 26 Marzo 1725 ( notizie reperite dal Catalogo a cura di Domenico Crivellari).

Per certi versi fu un precursore della moderna capacità pubblicitaria, infatti nell’interessante Catalogo viene riportata la copia di un suo volantino distribuito in occasione di fiere e mercati della Francia del XVIII° secolo, nel quale si offriva di fare visite a domicilio onde poter visionare le proprie opere, indicandosi inoltre come insegnante di disegno, mettendo pur sempre in bella evidenza la sua appartenenza alla scuola veneziana e citando il suo essere discendente di una delle più note famiglie artistiche cittadine, appellandosi “Sieur Canalety, peintre Venitien “.

Una strana storia la sua, qui difficilmente tracciabile per mancanza di spazio, tuttavia ben delineata nel già citato Catalogo che supporta l’Esposizione, per la penna di valenti storici dell’Arte quali: Alberto CRAIEVICH, Domenico CRIVELLARI, Charles BEDDINGTON, Carlo MONTANARO , ai quali mi sento di porgere un sentito ringraziamento per aver riportato, così ampiamente, alla luce con questa Mostra la figura di un Artista il quale, dopo la sua morte, era sparito dall’orizzonte artistico e di cui sono riusciti a raccontarci, dopo precise ricerche, il profilo umano e professionale in maniera esaustiva.

Un Petit Maitre, come si usa dire, ma sempre un buon Pittore che portò in giro per il mondo, sia pur con alterne fortune, l’Arte veneziana, forse lontano dai picchi raggiunti dal noto zio Antonio e dall’elegante fratello Bernardo, ma di cui ci sentiamo di ammirare, al di la del valore artistico, il coraggio di aprirsi una via nello spazio del secolo “dei lumi” con ciò che possedeva e affrontare la vita senza paura e con un pizzico di sfrontatezza.

La Mostra sarà visitabile fino al 28 Aprile c.a. e consiglio di visitarla, ne vale la pena.

Venezia, Marzo 2014

Giorgio Pilla ( www.giorgiopilla.it )

giorgio pilla arte

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