Si inasprisce a Ca’ Foscari il confronto tra le parti dell’Ateneo.
La dirigenza cafoscarina, evidentemente infastidita dallo sdegno manifestato a gran voce da docenti e personale in occasione degli episodi intimidatori seguiti al Senato del 22/1/2014, ha deciso di serrare ulteriormente gli spazi di confronto.
Da qualche giorno infatti è stato arbitrariamente modificato l’utilizzo delle mailing lists con le quali le rappresentanze sindacali contattavano e informavano personale docente e tecnico-amministrativo e che, nella fattispecie, in questo periodo stavano convogliando il malumore diffuso.
In pratica gli iscritti non sono più autorizzati a parlare direttamente tra di loro.
Se già questo non fosse sufficiente, è anche divenuto chiaro che questi spazi di confronto destinati a lavoratori e rsu, sono sottoposti al controllo attento proprio di Rettore e Direttore Generale, che ne hanno la completa titolarità. Come dire che viene concessa la libertà di parlare del padrone quando il padrone è in casa.. ed è lui a decidere se aprire la porta ad altri invitati.
Superfluo sottolineare che queste modifiche sono state attuate senza neanche la decenza di una comunicazione preventiva.
Rettore e DG non sono nuovi a queste manovre antidemocratiche: già tentato nel 2010, e poi goffamente fatto passare per un casuale errore informatico, il blocco delle mailing list è alla sua seconda edizione.
Non male per un Ateneo che pesa la sua democraticità sui ‘followers’ della propria pagina Facebook o per un Rettore che dice di sè stesso (perchè lui sì può comunicare a tutto il personale) di essere il “rettore che tutti vorrebbero avere”.
Cordiali saluti,
Paola Sponchiado
vice coord RSU di Ateneo