Oggi è la “giornata mondiale dell’acqua” e le Nazioni Unite lanciano “Acqua per le città – rispondere alla sfida urbana”, uno slogan che suona più come un campanello d’allarme in quanto l’acqua, il bene più prezioso dell’uomo, sta diventando un bene sempre più ricercato non solo nei paesi del terzo mondo ma anche nei centri urbani delle città sovraffollate.I dati sul rapporto tra acqua e urbanizzazione, pubblicati sul sito ufficiale del World Water Day 2011 (worldwaterday2011.org) dichiarano che la crescita della popolazione urbana avanza al ritmo di 2 persone al secondo e al momento la metà della popolazione mondiale vive nelle città , una percentuale che entro due decenni è destinata a salire del 60%, con punte del 95% nei paesi in via di sviluppo.
La sfida dell’acqua potabile nelle città aumenta se si considerano i dati sulla povertà : 828 milioni di persone vivono in condizioni economiche e sanitarie precarie, senza adeguati servizi idrici e igienico-sanitari.
L’oro blu dovrebbe essere un diritto umano e sociale ma in realtà i poveri pagano fino a 50 volte in più per un litro d'acqua rispetto ai loro vicini più ricchi poiché spesso devono comprarla dai fornitori privati.
Altre problematiche legate all’urbanizzazione riguardano l’impatto ambientale dovuto a un eccessivo sfruttamento delle risorse idriche e i 2 milioni di tonnellate di rifiuti che quotidianamente smaltiamo nei corsi d'acqua. Un fenomeno, quello dell'inquinamento delle acque, collegato ad una gestione dei servizi idrici e igienico sanitari divenuta più complessa con l'aumento della popolazione urbana, che cresce al ritmo di 2 persone al secondo al punto da poter rappresentare, entro i prossimi 20 anni, il 60% degli abitanti della Terra, lo riporta il sito ufficiale del World water day 2011.
Un enorme spreco è causato dalla perdita dell’acqua nelle reti di distribuzione urbana, le percentuali di perdita arrivano anche al 50% con una stima annuale che si aggira tra i 250 e i 500 milioni di metri cubi di acqua potabile smarrita nelle grandi città , che invece potrebbe dissetare dai 10 ai 20 milioni di persone.
L’importanza dell’acqua potabile nella salute umana è fondamentale, basta pensare a malattie come il colera e la malaria, malattie quasi scomparse al giorno d'oggi che si sviluppano proprio a causa della scarsità d’acqua potabile.
Gianni Dall'Aglio
[22 marzo 2011]