Li attirava in Italia promettendo loro una casa ed un lavoro, poi li metteva in strada, solamente un 18enne è riuscito a scappare e a denunciarlo.
NOTIZIE MESTRE | Se ne parla poco, come fosse un tabù, ma la prostituzione maschile esiste, diffusa in misura minore rispetto a quella femminile, ma sempre molto vicina a noi, più precisamente nelle zone conosciute per essere banco della mercificazione del corpo: via della Pila e via Fratelli Bandiera a Marghera.
Un traffico, come quello di giovani ragazze e trans, che coinvolge l’universo maschile straniero e in molti casi adolescente, con unprotettore che gestisce gli incontri. A confessare oggi tutto ciò un 18enne rumeno riuscito a scappare dalla prigione in cui il suo carceriere lo teneva.
Si è rivolto ad una struttura apposita dei servizi sociali del Comune di Venezia e ha raccontato tutto alla squadra mobile. É la voglia di cambiar vita e la prospettiva di un futuro migliore a spingere ragazzi come questo neo maggiorenne a venire in Italia. Come raccontato dalla vittima, il suo sfruttatore, G. F. un connazionale 24enne, in Romania gli aveva promesso una casa ed un lavoro.
Arrivato in Italia, il poco più che diciottenne, si è ritrovato a vivere sotto il cavalcavia di via della Pila, costretto a prostituirsi per mandare avanti il commercio abusivo di corpi del suo aguzzino.
Data fatidica, 16 luglio. Il ragazzo, dopo un incontro con un cliente ricco finito con una rapina da parte di G. F., è scappato e l’ha fatto definitivamente. Ha raggiunto i servizi sociali e ha confessato tutto, portando la Polizia sul posto in cui era avvenuta la rapina, permettendo loro di recuperare i documenti persi e risalire così al nome del cliente.
Per G. F. è scattato l’arresto con l’accusa di sfruttamento della prostituzione e su di lui continuano anche le indagini in merito ad altre rapine avvenute nelle stesse zone. Il 18enne invece, è ancora sotto la custodia dei servizi sociali.
Alice Bianco
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[14/08/2013]