Non chiamateli più mamma e papà, da oggi si chiameranno solamente ‘’genitore’’. Così ha deciso il Comune di Venezia, che tramite il suo sindaco Giorgio Orsoni, ha annunciato il cambio di status e scritte sui documenti amministrativi.
A dichiararlo la consigliere comunale Camilla Seibezzi, delegata del primo cittadino ai Diritti Civili e alle politiche contro le discriminazioni, colei che a fine agosto aveva presentato la proposta a Ca’ Farsetti.
‘’Genitore 1’’ e ‘’Genitore 2’’ saranno le diciture presenti da oggi sui moduli per l’iscrizione agli asili nido e alle scuole d’infanzia, ma anche in altre tipologie modulistiche. Facendo così, il sindaco ha dato il via libera ai dirigenti scolastici di poter accettare le firme di genitori appartenenti alla famiglia tradizionale e non.
La proposta della Seibezzi aveva scatenato molte polemiche, anche a livello nazionale, ma ora sembra venga visto come un ‘’adeguamento alle norme europee’’ e nei bandi per l’assegnazione di case popolari a Venezia, ora sarà specificato che possono partecipare anche coppie non eterosessuali.
Sempre della delegata ai Diritti Civili, è arrivata oggi la proposta di leggere negli asili, favole con protagonisti famiglie e personaggi diversi da quelli abitualmente presenti. ‘’Leggere senza stereotipi’’ questo il titolo del progetto, perché i bambini si abituino sin da piccoli a non avere pregiudizi su gay, stranieri e divorziati.
Alice Bianco
[07/02/2014]
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E nessuno dice che “genitore” è solo maschile? E, poi, chi sarà il genitore 1 e chi il genitore 2? Non è più discriminante questa graduatoria non richiesta rispetto a padre e madre? Per quanto mi riguarda, in ogni modulo, cancellerò la parola genitore e la sostituirò con PADRE o MADRE. Basta con le discriminazioni a rovescia.
pazzesco\\\\\\\\\\\!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!