Michael Schumacher avrebbe avuto una micro telecamera con cui ha filmato la sua caduta nella neve.
L’incidente, a causa del quale il pilota è in coma da domenica scorsa, potrebbe essere stato ripreso, secondo informazioni raccolte dalla polizia, da una piccola telecamera, GoPro, installata sul suo casco, proprio il casco che si è spaccato in due a causa del violentissimo urto contro una roccia.
Michael Schumacher non è in grado di autorizzare alcunché, chiaramente, quindi la polizia si è rivolta alla famiglia di Schumi per poter avere accesso agli effetti personali del campione recuperati sulla pista dopo il drammatico incidente.
Secondo quanto saputo, però, i parenti di Michael avrebbero inizialmente negato questo permesso, non intendendo consegnare nulla agli inquirenti, rivendicando il diritto di proteggere «la vita privata» del campione.
L’indagine aperta dalla procura di Albertville è tuttavia inerente un caso di incidente e non di un delitto, quindi un atto di forza degli investigatori, come ipoteticamente un’istanza di sequestro, sarebbe stato un gesto estremamente delicato, anche per il clamore che avrebbe potuto sollevare.
La questione si è invece risolta dopo un paziente negoziato quando i famigliari del pilota hanno deciso di consegnare spontaneamente la GoPro ai gendarmi secondo determinate condizioni.
La telecamera di Michael Schumacher, a questo punto, era in funzione al momento della tragedia? Se così fosse avrebbe davvero immortalato gli ultimi momenti della discesa, in mezzo alle piste di «La Biche» e di «Georges-Mauduit», e in un attimo si chiarirebbe le cause dell’incidente, la traiettoria di Schumi sugli sci e la velocità in cui andava il pilota prima che un masso bloccasse il suo sci facendolo cadere.
Michael Schumacher ieri compiva 45 anni, e la giornata è trascorsa con il raduno, commosso e silenzioso, di centinaia di tifosi ferraristi, in maggioranza italiani e francesi, sotto le finestre del loro idolo in ospedale.
Le condizioni del campione sono tutt’ora stabili, Schumacher si trova in stato di coma e, dopo i due interventi chirurgici alla testa a causa dell’ematoma, si può solo aspettare. E pregare.
Paolo Pradolin
[04/01/2014]
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