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1 maggio negozi aperti, tra le proteste dei sindacati

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billa venezia

1 maggio festa mondiale dei lavoratori, ma purtroppo non tutti potranno festeggiarla. Numerosi negozi e supermercati rimarranno aperti, questo per far fronte a consumi che calano sempre più e la crescente concorrenza. C’è però chi non è d’accordo e grazie alle proteste dei sindacati, la commissione Affari istituzionali del Consiglio Regionale del Veneto ha approvato all’unanimità la richiesta di indire un referendum per restituire alle Regioni i poteri in materia.

Nella provincia di Venezia rimarranno aperti: le Barche di Mestre, l’ ipermercato Panorama di Marghera e tutti i supermercati Billa. Rimarranno invece chiusi l’Auchan a Zelarino, la Nave de Vero a Marghera e Valecenter a Marcon, aperti sia a Pasquetta che il 25 aprile.

Lavoratori e sindacati hanno già manifestato la loro contrarietà e continuano a protestare anche con l’appoggio delle Diocesi e delle parrocchie e come ribadisce Luca Zuin, segretario generale della Fisascat-Cisl ‘’il contratto nazionale di lavoro del commercio stabilisce che non c’è alcun obbligo lavorativo durante le festività previste dal calendario’’.

Zuin ha poi precisato che qualunque dipendente, obbligato dal datore a lavorare anche di domenica o nei giorni di festività infrasettimanali se si rifiuta di lavorare, ha comunque il diritto ad avere la sua retribuzione, anche per quella giornata festiva.

In merito, anche la Regione Veneto ha voluto dimostrare il suo sostegno e martedì infatti, la commissione Affari istituzionali ha approvato all’unanimità la richiesta di indire un referendum in materia, affinché siano le Regioni stesse a decidere le regole.

In base a quanto stabilito dall’articolo 75 della Costituzione, sarà sufficiente che altri tre consigli regionali, oltre a Veneto ed Abruzzo, sottoscrivano la medesima richiesta, dopodiché si potrà sottoporre alla Corte di Cassazione il quesito referendario che porterà gli italiani alle urne.

Concorde anche il governatore Luca Zaia che ha dichiarato: ‘’Io sto con le commesse. Per far sentire la loro voce sto cercando di organizzare un incontro con il premier Renzi. C’è chi dice che il centro commerciale ha un risvolto sociale, che è la nuova piazza. Beh, io dico che forse sarebbe meglio passare le domeniche sul Piave, sulle nostre colline, sulle Dolomiti, o magari sulle centinaia di chilometri di piste ciclabili che ci hanno fatto costruire e ora sono desolatamente vuote’’.

Redazione

[30/04/2014]

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