TREVISO | Una triste storia. Quella di Michelina Bruschetta, morta lo scorso 18 giugno a causa di un tumore che se l'è portata via all'età di 56 anni. La cosa ancora più triste è che quella donna debilitata dalla chemioterapia e costretta alla carozzina, secondo l'Inps sarebbe invece stata in grado di camminare e lavorare, e quindi non risultava meritevole di una pensione d'invalidità . E ieri, 7 novembre, è arrivato l'esito della visita davanti alla commissione medica fatta a marzo, a cinque mesidi distanza dalla morte e dal funerale della diretta interessata.
Pare che le motivazioni siano state spiegate così: “La commissione
medica superiore riconosce l'interessato non invalido” in quanto,
secondo la commissione, la patologia non sarebbe “invalidante” e la
capacità lavorativa “non è ridotta”. A significare che Michelina per
l'Inps poteva lavorare e camminare.
Michela, conosciutissima a Treviso, ha lavorato come parrucchiera per
34 anni nel salone che gestiva assieme alla sorella Ivana, finchè non
si è ammalata; tre anni fa le viene diagnosticato il tumore: un
mesotelioma pleurico. Si tratta di un tumore legato alle polveri
d'amianto che una volta erano presenti in molti prodotti utilizzati
dalle parrucchiere.
Quindi Michelina potrebbe essersi ammalata proprio a causa del suo
lavoro, che poi è stata costretta a lasciare, seguita dalla sorella a
un anno e mezzo di distanza, che decide di vendere l'attività per
accudirla.
Per Michelina e la sorella inizia un calvario fatto di ospedali,
sofferenza e carte da firmare. Michelina sta sempre peggio a causa del
tumore, la chemioterapia la debilita al punto di dover usare la
carrozzina per evitare di cadere.
L'avvocato trevigiano Sossio Vitale riesce a far ottenere a Michelina
le agevolazioni previste dall'Inail per chi è colpito da malattie
professionali. In seguito, le due sorelle si rivolgono all'Inps per
l'accompagnatoria prevista per gli invalidi al 100 per cento.
Oggi è la voce della sorella a rendere giustizia ad un'altra vittima di una burocrazia che ha funzionato male. Ormai la pensione di invalidità non serve più ma ieri, a cinque mesi dalla morte di Michelina, è arrivato lo schiaffo dall'Ips che ha bocciato la domanda che Michelina aveva presentato a marzo, con le motivazioni riportate sopra.
Monica Manin
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[08/11/2012]
titolo: NON E' GRAVE, NIENTE PENSIONE | Ma la risposta arriva che la donna è morta
foto: ACCOMPAGNATORIA (REPERTORIO)