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Luca Zaia ritorna a parlare delle precauzioni e del senso civico che devono avere i veneti per evitare che tanti sforzi fatti finora possano essere vanificati da comportamenti sconsiderati. L’allarme è reale, conferma il governatore, perché è a rischio lo ‘status’ di ‘zona gialla’ che ha sempre contraddistinto la nostra Regione. “Abbiamo tanti casi, anche se è vero che facciamo 60mila tamponi al giorno”. “Il virus corre di più perché noi non abbiamo fatto il lockdown”. “I cittadini devono capire che non devono creare assembramenti e invece, a volte, continuano a incanalarsi in situazioni potenzialmente rischiose”. Sono le parole del governatore del Veneto, Luca Zaia, in un’intervista a ‘La Repubblica’ in cui avverte: “La zona gialla non resterà a vita. “Se non si rispettano le regole arriveranno le restrizioni”. Sul fatto che il Veneto sia la regione più colpita dal Covid, “bisogna saper leggere i dati. È vero che abbiamo un numero alto di positivi ma facciamo 60mila tamponi al giorno. I numeri assoluti, da soli, non significano niente”, sottolinea Zaia. “Noi siamo quelli con il contact tracing più alto in Italia: l’85%. Quando c’è una persona positiva noi intercettiamo i colleghi di lavoro, gli amici, i familiari. E tamponiamo tutti. L’infezione c’è ma la stiamo gestendo”. |