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Vogliono diminuire valori minimi di assistenza ospedaliera, CISL: “No alla riduzione”

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PROPOSTA DI MODIFICA DEI VALORI MINIMI DI ASSISTENZA NELLE AREE DI DEGENZA OSPEDALIERA
La CISL FP VENETO: NO alla riduzione. Serve più personale

La Regione, nel 2014, con la Dgr 610 aveva individuato la misura dei minuti da attribuire ad infermieri, Oss, ecc.. per l’assistenza ai pazienti nelle aree di degenza ospedaliera. Ora, la stessa Regione sta per rideterminarli in diminuzione.

Secondo la Cisl Funzione Pubblica del Veneto, contraria alla riduzione dei minuti, serve più personale.

Ci risulta che il 16 marzo u.s. la V^ Commissione consiliare regionale abbia deliberato in merito alla modifica della Dgr n.610/2014 in tema di “Valori minimi di riferimento per il personale di assistenza del comparto dedicato alle aree di degenza ospedaliera” – commenta Marj Pallaro, Segretario Generale della Federazione dei lavoratori della Sanità.

Pallaro ricorda che la Dgr 610/2014, frutto di oltre tre anni di lunga e articolata elaborazione che ci ha visti coinvolti anche come oo.ss. e che ha l’ambizione di rappresentare le specifiche esigenze assistenziali legate al modello veneto, tra le altre prevede:

> che i valori minimi fissati diventino riferimento per valutare l’adeguatezza di personale nell’ambito delle procedure di Autorizzazione e Accreditamento delle strutture sanitarie, socio sanitarie e sociali, a partire dal 1 gennaio 2016 (scadenza posticipata poi all’1 gennaio 2017 sulla base delle prime risultanze verificate in data 12.11.2015 dell’Osservatorio regionale);

> che la rilevazione dei livelli assistenziali nelle aree di degenza sia periodicamente ripetuta, così da permettere la verifica del posizionamento delle strutture ospedaliere della regione rispetto ai valori minimi nonché l’eventuale aggiornamento degli stessi;

La CISL FP VENETO, il mese scorso, come altre organizzazioni ha partecipato alle audizioni sul tema portando le proprie proposte migliorative e esprimendo tutta la preoccupazione per eventuali modifiche peggiorative alla Dgr 610 negli ambiti della Riabilitazione e Lungodegenza.

A tal proposito, il Segretario Generale della Funzione Pubblica, precisa che “la posizione di questa O.S. è molto chiara: è negativo sia il mantenere il valore minimo di riferimento inalterato a 175 minuti paziente/giorno per la Lungodegenza, se attraverso un impegno assistenziale al 100% dell’OSS (in quanto tale operatore svolge anche attività non strettamente assistenziale, quindi non equiparabile in toto a quella dell’infermiere e ciò vale per entrambe le specialità), sia il ridurre il valore minimo a 150 minuti paziente/giorno in Riabilitazione, attraverso un impegno assistenziale al 100% dell’OSS, nonché attraverso il considerare l’attività del fisioterapista all’interno del calcolo dei minuti complessivi di assistenza.

La CISL FP VENETO auspica che la V^ Commissione abbia preso le sue decisioni tenendo conto delle osservazioni portate, ribadendo che l’obiettivo resta quello di garantire la sicurezza dei pazienti.

Nel caso la V^ Commissione avesse deliberato noncurante delle nostre osservazioni e la Giunta
regionale avallasse, con propria Dgr tale linea, la CISL FP VENETO valuterà le azioni più opportune da mettere in campo per contrastare ogni riduzione degli standard di assistenza già fissato con la Dgr 610/14, che avrebbe l’obiettivo di ottenere unicamente un contenimento della spesa del personale da parte delle strutture, rischiando di compromettere gravemente la qualità del servizio attraverso una eccessiva riduzione dei livelli minimi di assistenza”.

MARJ PALLARO
SEGRETARIO GENERALE CISL FP VENETO

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