Finalmente, verbo gioire: pur senza grandi motivazioni ti accomodi fra i meandri di questi tuoi fratelli, che oramai sono più di trecento e ti aspettavano con emozione.
Trecento voci per dirti grazie di essere arrivato fin qui per portare luce, sorrisi e speranza.
Gioire è un po’ rinascere, riscoprire i colori dell’alba, odorare la brezza marina, osservare i merli con il loro becco giallo volare fra gli alberi e zampettare sui prati.
La gioia porta pace e la pace ti attende da tempo, conta su di te e sulle tue positive emozioni.
Gioiscono i bambini perché la scuola è finita e l’estate si specchia sui loro occhi accesi di curiosità e di giochi.
Gioiscono le aule vuote e si godono il silenzio, gioiscono i genitori che non devono pensare ai compiti per domani, gioiscono gli insegnanti che per po’ appartano i loro problemi. Settembre porterà nuovamente il sapore delle cose che ricominciano e altri sapori, altri colori, come foglie rosse e gialle penetreranno in un rinnovato cammino.
Peccato per chi non ce l’ha fatta a superare l’anno e lo dovrà ripetere con un po’ di amarezza. Peccato per chi ha bocciato, che non è mai una bella cosa da fare e da far vivere ai ragazzi e alle loro famiglie.
Tant’è verbo gioire, so che saprai operare nel modo giusto per dar consolazione e perfino occasioni di ripensamento.
Vero?
Andreina Corso
21/06/2015
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