Sarebbe a dire portare ad ebollizione un liquido, l’acqua per cuocere la pasta, ad esempio, che bolle solo quando non la guardiamo, non la sorvegliamo.
Bollire e ribollire, come quando si è arrabbiati e davvero ci sembra di avere un via vai di rumori e friggimenti nello stomaco che ci raccontano un malessere, una voglia di rivolta, un desiderio di sfida e anche di vendetta (ma solo un po’).
E poi quel ribollire nella testa di idee e visioni, di cose dette che non volevamo dire, di cose non dette che avremmo voluto pronunciare.
Ma ecco che sbolliamo se una imprevista pioggia d’estate punteggia segni d’acqua dal cielo e poi proprio ci passa tutto se un arcobaleno inaspettato ci insegna come sbollire la rabbia.
Ci prende per mano e ci riconduce con calma alla parte quieta che pur resiste, in noi.
Andreina Corso
28/06/2015
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Grande Andreina cogli sempre nel segno ciao andrea