E’ opportuno farlo? E’ necessario verificare?
Il verbo si muove guardingo dentro la nostra attenzione impegnata a stabilire un patto
di realtà e in fondo di verità con le nostre domande in sospeso.
E’ un verbo spinto dall’esigenza di controllo che ci permette di conoscere la realtà.
Qualche volta verificare può costare un prezzo molto alto, può succedere che ci si penta, una volta definita l’urgenza di chiarimento.
La verifica, che così tanto fa paura agli studenti, per gli adulti vuol dire fare un po’ i conti con la propria vita. Carta e penna, per verificare, memoria ondivaga e consenziente.
Possiamo perfino perdonarci eventuali errori, dentro una verifica, nessuna penna rossa li segnerà.
Sarà il Tempo, con la sua lunga barba bianca a dirci se quel che abbiamo verificato è stato utile e costruttivo per la nostra esistenza.
E sotto la barba può perfino sfuggirgli un sorriso amaro.
Nessuno verificherà la natura di quel sorriso, che qualcuno scambierà per riso, per consenso e assenso…
Ahi noi, alle prese con il mistero di una lunga e indicibile barba bianca!
Andreina Corso
16/10/2015
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