Suggerire, sottovoce, naturalmente.
Un buon suggerimento, un consiglio leale accresce nobiltà al verbo che non ama rivelarsi con forza e tuttavia con determinazione assolve al compito che la coniugazione e il buonsenso le hanno affidato.
Suggerire a scuola, è una pacchia, ecco ti vedo bambino in piedi che stai cercando di rispondere a domande tremende che la tua insegnante ti rivolge. Ecco, adesso un po’ balbetti, cos’era quella regola sulle frazioni apparenti.
Ma quali parenti, pensi tu e quali frazioni?
Ecco che ti viene in aiuto Piero e ti suggerisce: “Sono quelle senza parenti…” E ridi soddisfatto perché Piero è un genio e la maestra ha appena scritto sul tuo quaderno: sono convocati i parenti.
All’uscita di scuola blocchi Piero che ti guarda sorpreso e ti dice per calmare la tua rabbia: “Io volevo solo suggerirti, ma credimi la risposta era giusta, è la maestra che non conosce le frazioni con i parenti…”
Andreina Corso
22/07/2015
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