Infittire: mettere stretti stretti e in fila gli eventi della vita fin qui vissuti.
Ci appare una foresta di larici composti, tutti rivolti al cielo.
Fitti sono i ricordi presenti e ancor più quelli dimenticati.
Massi smontabili e indomiti risiedono nelle zone d’ombra e attendono che la vita offra loro altre occasione per il gioco del resistere.
Si infittiscono le circostanze che la memoria riesce ad attrarre e a mostrare.
Una nebbia fitta le ripara e offre riposo e cura.
Ancor meglio ci ripara l’oblio, che infittendosi di vaghezza sorride senza riso a ciò che resta del tempo e tramanda al sonno la sua incoscienza.
Pensieri fitti, troppi pensieri pesati e tarati per ogni esistenza che cerca un varco per uscirne viva.
Si impongono fitti i rumori della modernità, squilli di cellulari offuscano il canto degli uccelli che si riparano nei loro nidi e chi il nido non ce l’ha più si accosta ai tronchi degli olmi agostani che caldi e accoglienti d’afa trattengono il respiro.
Andreina Corso
14/08/2015
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